I miliziani di Adinolfi dichiarano guerra ai trans e giurano: «Esistono gruppi che strumentalizzano l’omosessualità per turbare le menti dei nostri figli»


Sarà che Mario Adinolfi basa il suo intero fatturato sulla promozione dell'odio contro i gay, ma forse neppure Satana in persona sarebbe capace di eguagliare le sue bassezze. Oltre ad incitare i genitori a non accettare eventuali figli transessuali attraverso la promozione di comportamenti che possano aumentare esponenzialmente il rischi di spingerli al suicidio, l'integralista Adinoplfi ha diramato l'ennesimo insulto alla dignità umana che lo vede artefice di uno stupro alla dignità delle persone transessuali.

Sostenendo che il benessere dei transessuali non meriti attenzione dato che lo stato deve privilegiare la "Razza eterosessuale" e deve pagare le spese sanitarie derivanti dalla sua abnorme massa di grasso che lui ci tiene a precisare non sarebbe derivante da una qualche disfunzione ma solo dalla sua passione per il cibo, è Treviso Today a pubblicare un articolo dall'indecente titolo: "Un terzo di persone rinuncia a curarsi e la Regione usa i soldi per pagare le operazioni trans".
Dunque, come in epoca nazista, l'integralista Adinolfio sostiene che il MEMBRO della "razza ariana" meriti più diritti dell'ebreo dato che lui si pone quale nuovo Führer che sancirà quale gruppo sociale dovrà essere reso vittima di abusi e di sopraffazioni per esaltare i suoi orgasmi quale merito civile dalla rilevanza giuridica.

L'articolo diventa ancora più imbarazzante con affermazioni che rasentano la pura follia:

Un finanziamento fuori luogo per i militanti del movimento nato grazie a Mario Adinolfi e Gianfranco Amato che dopo la spaccatura in Regione ringrazia “chi ha avuto il coraggio di opporsi alla giunta Zaia che ha voluto il centro” come denuncia il candidato capolista Lorenzo Damiano: “Complimenti ai giovani della Lega, a partire da Nicola Finco, che hanno avuto il coraggio di opporsi agli anziani della Lega, parte di una vecchia politica che purtroppo si è adeguata ad obbedire alle lobby di potere. Questo per noi è un ottimo punto di partenza, una vittoria per il Popolo della Famiglia che in un anno di lavoro, volto a contrastare l’ideologia gender nella Marca Trevigiana, ha potuto vedere i primi frutti anche all’interno di istituzioni consolidate. Il mondo comincia ad essere cosciente che esiste un gruppo di persone potenti, costituiti in gruppi che strumentalizzano l’omosessualità, per turbare le menti dei nostri figli insegnando loro fin dalla tenera età la masturbazione infantile e la "bontà" delle unioni gay. La sanità deve essere rivalutata. C'è bisogno della riforma costi standard, non è possibile che ogni Regione paghi diversamente la medesima cura. Non è possibile aver operato tagli per 20 miliardi e poi investire su questo: investiamo piuttosto sulla ricerca, sull'assistenza e la cura ai malati, in particolare a quelli terminali”.

Intenzionati a sostenere che le persone transessuali devono avere meno diritti degli altri che l'integralista Mario Adinolfi giura su Dio che la loro vita debba essere ritenuta inferiore alla sua, i suoi miliziani aggiungono ulteriore promozione all'odio in un demoniaco tentativo di creare una guerra tra poveri:

Gloria Callarelli rincara: “Un terzo della popolazione in Italia non ha i soldi per affrontare le spese sanitarie e quindi rinuncia a curarsi e la Regione cosa fa? Invece di aiutare queste persone, magari famiglie con bambini, paga con i nostri soldi per questo tipo di prestazioni. Si parla di 40mila euro per un solo caso, non esattamente una bazzecola. Una decisione che trovo impensabile e che la dice lunga sulla priorità di questa vecchia politica allineata da destra a sinistra al pensiero unico dominante. Spero che in Regione si mettano una mano sulla coscienza e facciano veramente marcia indietro propendendo per scelte che facciano prima di tutto il bene di chi non affronta nemmeno spese primarie perché veramente in stato di grave difficoltà economica”.

Stando a questa logica, quanti bambini africani sarebbero potuti scampare alla morte se Mario Adinolfi avesse dato loro un po' di quel cibo che dice di ingurgitare nel disinteresse del suo spetto fisico?
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