Il partito di Adinolfi: «La stereotipizzazione dei sessi non è negativa»


In quel costante abuso del sentimento religioso con cui Mario Adinolfi pare volersi ispirare mercanti che Gesù scacciò del tempio in un commercio d'odio, forse non c'è da stupirsi come nei suoi video di propaganda politica abbia scelto di inserire canzoni di chiesa come sigla.
È dunque nella superbia di un uomo che si auto-proclama voce di Dio mentre minaccia i bambini a cui chiede siano negate tutele se non conformi al suo "modello ariano" che ci troviamo dinnanzi a pillole di indottrinamento omoftrasofobico che possano compiacere l'ossessione degli adinolfiniani per i peni e le vagine altrui.
Tra le tante asserzioni opinabili che vengono presentate come se fossero verità rivelate, una frase vince su tutte. L'avvocatessa Monica Boccardi, membro dei Giuristi per la vita e quindi del gruppo fondamentalista guidato dal segretario di Adinolfi, elargisce le sue opinioni su pedagogia ed educazione per poi ammettere candidamente di non avere alcuna competenza in merito. Citando un fantomatico «buonsenso» quale legittimizzazione alle sue tesi, è nel nome di Gesù che si lancia nell'asserire: «La stereotipizzazione dei sessi non è negativa».
La frase è inserita in un discorso che vede la donna pronta a sostenere che a contare debba essere solo il sesso biologico, convinta che Adinolfi debba essere ritenuto maschio tanto quanto una transessuale in virtù di come loro non vogliano accettare l'esistenza dell'identità di genere (anche se poi il segretario di Adinolfi giura che il fantomatico "gender" ideato e promosso dai catto-fondamentalisti sarebbe altro, ma nessuno sa esattamente cosa dato che viene citato quale legittimazione a qualunque forma di promozione del sessismo, della misoginia, dell'omofobia e della transfobia).
La sua tesi è che per essere maschi o femmina sia fondamentale copiare il comportamento da personaggi che vengono posti come esempio di come si debba essere, giurando che per il bene dei bambini sia fondamentale che la femminuccia si senta dire che la donna deve giocare con le bambole e non a calcio o che al maschietto si insegni a ritenere le donne come oggetti da "sottomettere" in base ai diktat della Miriano.

Clicca qui per guardare il video (il passaggio in questione si trova al minuto 7:48).
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