Il rabbino israeliano: «Saremo contagiati dalla malattia lgbt»


Purtroppo ogni Paese ha il suo Mario Adinolfi,. Anche se Israele è uno stato notoriamente tollerante verso le persone lgbt, i media nazionali hanno riportato le inaccettabili parole del rabbino Yehoshua Shapira, uno dei leader dell’integralismo religioso sionista. Dinnanzi alla destra radicale ebraica, il religioso ha sostenuto che Israele sarà sopraffatto dalla «malattia LGBT che sta trasformando il Paese nella nazione dell’omosessualità».
Lo scorso anno il rabbino risultava tra i firmatari di una lettera pubblica contro le adozioni per le famiglie gay, sfoderando gli stessi identici ritornelli che vanno di moda anche durante i comizi di Gianfranco Amato: «Siamo persone coraggiose –dichiarò il rabbino– non ci facciamo spaventare dalla moda LGBT. Non siamo omofobi, siamo persone che credono e siamo persone sane. Chiunque parli in difesa di una sana famiglia naturale è immediatamente classificato come qualcuno che ha delle fobie, come un estremista».
Sarà, ma gli ultimi che si alzarono in piedi sbraitando di percepirsi come superiori agli altri furono i nazisti...
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