Il sindaco leghista di Brugine impone crocefissi nelle aule, precisando sia a sfregio dei bambini stranieri


La Lega di Salvini sostiene che i loro presunti "valori cristiani" siano riassumibili nell'impostazione di crocefissi, nel respingimento dei disperati e nella preservaziine di omofobia e stereotipi di genere.
Capita così che il sindaco leghista di Brugine, Michele Giraldo, abbia spezionato le aule scoolastiche per verificare che ai bambini fosse imposto un crocefisso in base alle leggi introdotte da Mussolini che vennero difese in sede europea da Gianfranco Amato (sì, proprio lo stesso che organizza i convegni sul "gender"). Dato che in 17 aule era assente, ne ha commissionato la realizzazione «ad un artigiano» con il dichiarato scopo di volerlo esporre a sfregio di chi ha altre credenze religiose.
«Non accetto che nelle scuole del mio territorio vi siano aule senza crocefisso», dichiara al Gazzettino di Padova. «I valori cristiani vanno a prescindere dal pensiero politico di ognuno di noi. Chi non rispetta determinati simboli deve adeguarsi se desidera essere un nostro concittadino».
La sua tesi, dunque, è che i cittadini italiani non possano essere ritenuti tali se hanno credenze diverse dalle sue, così come Gesù crocefisso diviene un oggetto che può essere usato come mezzo di offesa quando non già usato come mezzo di propaganda (come nel caso del rosario sventolato da Salvini a Milano). Peccato lo stiano tramutando in un simbolo vuoto dato che la politica della Lega è quanto di più distante possa esistere da un Vangelo che invitava all'accoglienza, all'amore e ad una religione che veniva proposta e mai imposta.
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