Salvini si presta a promuovere Mosca sui siti di propaganda russi


Se si è a lungo parlato dei finanziamenti di Mosca alla Lega di Matteo Salvini, forse non stupisce come il leader leghista si sia affrettato ad inviare alla corte di Putin il suo Savioni, presumibilmente incaricato di lavorare ad un'asse Roma-Mosca che tenterà di ripagare l'investimento russo con la concessione allo zar di parte della sovranità nazionale italiana.
La su mossa che mira ad annullare gli effetti delle sanzioni alla Russia, forse in virtù di come Salvini non abbia mai mostrato particolarw interesse per i diritti umani, così come dimostra la sua campagna elettorale basata sulla promozione dell'odio contro le minoranze e sulla promessa di discriminazioni istituzionali.

Ma surreale è come Salvini si sia prestato ad apparire sui siti di propaganda russa con dichiarazioni volte a giurare che lui «non crede nella colpevolezza della Russia» nel caso Skropal, non crede agli hacker russi e non crede all'ingerenza di Mosca nella promozione dell'anti-europeismo. Chissà se almeno crede nei documentati progetti di Dugin per la creazione di un'Eurasia che porti i Paesi europei sotto il dominio russo, ancor più considerato come quei piani passino anche attraverso l'operato di quel Komomov che è stato incontrato proprio dal suo partito (oltre che collaborare con Provita, giunte keghiste e Gandolfini per la creazione dell'isteria gender).
Esponendo una curiosa teoria per cui le colpe di un Paese contro i diritti umani sarebbero automaticamente assolte se si sostiene che altri facciano peggio, dichiara all'agenzia Sputnik:

E' inconcepibile che il pericolo per il mondo intero sia la Russia e non il terrorismo islamico. Dal punto di vista politico, culturale, geografico e storico, la Russia è molto più vicina all'Europa nei suoi valori rispetto alla Turchia.

Sarebbe come sostenere che la un omicidio non sarebbe un fatto grave se ci si giustifica che c'è anche chi commette omicidi multipli. E questo sulla base di come Salvini non paia preoccupato se gli oppositori politici di Putin vengono fatti sparire, preferendo continuare a cavalcare il carro dell'odio religioso.
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