Santificato dalle Iene, Mario Adinolfi sguinzaglia i suoi haters contro Selvaggia Lucarelli
In queste ore l'integralista Mario Adinolfi sta dedicando tutte le sue energie nella sentimentalization di un vergognoso servizio delle Iene che lo ha spacciato per una vittima dell'odio in rete. Ed è così che la sua ferocia integralista si è abbattuto contro chi osa sostenere che quel ribaltamento della realtà sia un insulto a chi è vittima della sua quotidiana rappresaglia.
L'uomo che sostiene sia lecito pretendere il divieto a qualunque rappresentazione pubblica dei gay, che fattura sullo spaccio di un fantomatico "gender" e che vuole impedire la dignità ad intere famiglie solo perché esige di essere ritenuto superiore ad esse è lo stesso uomo che si presenta dinnanzi ai suoi proseliti come un lupo travestito da agnello che può approfittare dell'occasione per vomitare il suo disprezzo contro chi osa non genuflettersi al suo volere.
Tra omissioni sulle frasi che hanno portato a determinati commenti e un costante abuso delle figli minorenni come strumento di auto-promozione (se si lamenta che altri le citino, forse è perché gli altri rispondono ad una propaganda che in cui lui è il primo a gettarle nel tritacarne mediatico a scopo di profitto), scrive:
Selvaggia Lucarelli ha protestato presso la redazione de Le Iene perché è stato dedicato un servizio alla persecuzione con frasi volgarissime che quotidianamente anima la rete avendo per oggetto il presidente del Popolo della Famiglia e sua moglie e sua figlia. Selvaggia Lucarelli venerdì scorso ha protestato duramente contro una tale Federica Esse che ha scritto una frase violenta contro lei e suo figlio, in un commento su un post di Facebook di un gruppo di persone che non l'hanno in simpatia. Selvaggia Lucarelli ha scritto una frase violenta contro Silvia Pardolesi in prima pagina sul Fatto Quotidiano definendo Elisa Isoardi "anello di congiunzione tra una sposa afghana e la moglie di Mario Adinolfi", intesa dunque come quintessenza della disistima femminile. Selvaggia Lucarelli presso la redazione de Le Iene ha scritto che sono stati "davvero pessimi" perché con il loro servizio hanno trasformato un "hater in vittima", pubblicando a riprova un tweet adinolfiano in cui effettivamente erano state usate due parolacce. L'ultimo tweet di Selvaggia Lucarelli nei confronti di Mario Adinolfi conteneva due parole: "Ma vaffanculo". Mai la signora in questione è stata apostrofata da Mario Adinolfi con parole del genere o, in generale, con parole meno che gentili. Pur sempre di una signora si tratta. Selvaggia Lucarelli, in sintesi, ritiene che se a essere vittima della violenza della rete è la sua famiglia, si debba denunciare la violenza della rete e i singoli violenti organizzando per loro gogna mediatica e intervento della polizia postale. Se la violenza riguarda la famiglia del presidente del Popolo della Famiglia, la colpa è di chi la subisce dunque Selvaggia Lucarelli la incentiva e attacca chi prova a disincentivarla, come il servizio de Le Iene. C'è qualcosa che non funziona in questo discorso, vero? Si ha come l'impressione che Selvaggia Lucarelli sia profondamente incoerente, violenta essa stessa, forte con i deboli e debole con i forti. Una hater, in sostanza. Non a caso Selvaggia Lucarelli è stata più volte querelata, processata e condannata per diffamazione anche aggravata. Detto questo, tutti noi del PdF riteniamo che chi attacca lei e la sua famiglia sui social sia uno schifo di persona. E che sia giusto difenderla dal fango. Che però è fango sempre, non solo quando colpisce lei.
Se è surreale come Adinolfi parli di sé in terza persona, immancabile è il suo vizietto nell'aggiungere concetti mai espressi nella bocca degli altri. Lo ha fatto anche contro il maestro Todaro nello spergiurare che avrebbe schifo nel toccare un gay e lo fece contro la Carlucci nell'alterare le sue frasi a proprio uso e consumo.
Aizzati dal loro condottiero, i fondamentalisti che aderiscono al patito di Mario Adinolfi solo perché ingolositi dalla sua promozione dell'odio omofonico hanno parlato l'unica lingua che conoscono: l'odio. E tra i commenti del fondamentalista che si professa vittima di haters, ecco apparire commenti come:
- Donne di plastica, buone a nulla e capaci di tutto pur di ottenere visibilità, donne che non sanno cosa sia il rispetto per gli altri e soprattutto il duro e onesto lavoro!
- Sicuro che si tratti di una signora?
- Per me è solo una particella di cialtrume mediatico. Non bisogna gettare fango sulla sua famiglia, quello sarebbe infame. Ma fango su di lei sì, a badilate.
- Penso che questa donna critica su tutto abbia dei problemi e non ha la coscienza a posto
- probabilmente una di quelle che reclama diritti per le donne e urla alle discriminazioni. Attendiamo che faccia come le detrattrici di Trump: una bella denuncia pubblica per una violenza subita magari dodici anni fa. E certo.
- Mario sei grande! Che il signore dio nostro e la Santa vergine maria ti benedica ora e sempre amen! W il pdf
- Sselvaggia lucarelli è un oca prepotente e molto volgare e se si trova in tv è facile sapere perché. ....chi di spada ferisce di spada perisce...cmq è talmente squallida che non esiste nemmeno....parlo tanto per fare qualcosa, come lei solo che lei si fa pagare io no!
- Ma lasciatela perdere. E’ una pescivendola che vuole atteggiarsi a principessa.
- La Lucarelli è solo una volgare, saccente e acida donnetta da quattro soldi
- La Lucarelli è una persona volgare, senz'altro l'ultima persona che indicherei ai miei figli come esempio da imitare. È un esempio negativo.
- Io sta Lucarelli la trovo di un'antipatia astronomica. Magari è una che un minimo di cervello ce l'ha, ma è la classica donna aggressiva gratuitamente e piena di presunzione che anche se declamasse il vangelo risulterebbe odiosa.
- Io non mi meraviglio di lei ma di chi le da tutto questo potere. Questa Lucarelli non ha un vero lavoro credo ....
- Ma fa il gioco di chi la fa lavorare. Intelligenza sprecata... intelligenza? Ma!
- Si rende antipatica a molti ed è arrogante , presuntuosa, e volgarissima... Proprio per una donna è il.massimo della non femminilità.
Da prassi, zero argomenti e tanti insulti gratuiti. Un insegnamento che forse discende dal loro maestro, dato che Mario Adinolfi ama fingersi vittima anche se non pare certo rispettoso verso chiunque non sia espressione di sé stesso (e la lunga sequela di insulti rivolti a gay e migranti basterebbe a (s)qualificarlo).
Mentre era impegnato ad auto-martirizzarsi, su Twitter scrive:
Il tutto quale finale ad una diatriba initiata anni fa e rispolverata con qualunque pretesto nella speranza di poter colpire una donna che minaccia la sua ideologia sulle femmine che deve restare sottomesse al maschio:
Se state osservando quella pagina di Google, non siete in errore: sono anni che Adinolfi cerca visibilità sostenendo che chiunque altro lo aggredisca.