Scuola, il governo regala 493,5 milioni alle scuole confessionali


Mentre le scuole pubbliche cadono a pezzi, lo stato ha regalato 493 milioni delle nostre tasse agli istituti confessionali, anche quelli in cui ha luogo un di indottrinamento religioso e spesso omofobo dei ragazzi. Il tutto, come sempre, in barba a quell'articolo 33 della Costituzione che prevede che gli istituti paritari possano esistere purché «senza oneri per lo Stato».
La ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ha infatti firmato il decreto che assegna alle scuole paritarie ben 493.562.302 euro. Inoltre lavora al il lavoro tecnico che consentirà alle scuole paritarie di potee accedere anche ai fondi del Programma Operativo Nazionale Pon Istruzione.

Soddisfazione è stata espressa dal sottosegretario Gabriele Toccafondi, l'integralista diede seguito alle istanze di Radio Maria per la censura dei libretti dell'Unar destinati agli insegnanti per il contrasto alla violenza omofoba nelle scuole. Tutto tronfio, dichiara: «Bene, abbiamo invertito rotta. Il nostro governo ha creduto molto nel sistema scolastico paritario. L'auspicio è che il prossimo governo prosegua su questa strada».
Nel 2013, dalle colonne del ciellino Tempi dichiarava: «Non c'è giorno che passa in cui non ci siano genitori costretti a dar battaglia vedendo lesa la loro libertà di educazione, per altro protetta dall'articolo 30 della Costituzione. Penso all'ultimo episodio di Modena in cui si pretendeva che Vladimir Luxuria entrasse a parlare al liceo classico Muratori senza nemmeno un contraddittorio. Non si può usare la scuola così, come un campo di battaglia ideologico. Oltre al governo quindi tutti dovranno fare un passo in avanti per fermare questa invasione di campo».
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