A Genova il vento è cambiato: no ai pride e multe per gli affamati che cercano cibo tra i rifiuti


«Abbiamo saputo del "no" confermato dal Sindaco di Genova Marco Bucci al corteo di "Liguria Pride" a margine del consiglio comunale dell'altro giorno, ne siamo molto dispiaciuti». Lo dichiara Aleksandra Matikj, presidentessa del "Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione".

In primis, nel nome del nostro Comitato, vogliamo esprimere la nostra piena Solidarietà al Coordinamento Liguria Rainbow, al Liguria Pride e alla ColorataCena. È a dir poco sconvolgente la risposta del Sindaco a chi, come questi ragazzi e ragazze, lotta per i propri Diritti (umani). Vedere che nel 2018 non si conceda un Patrocinio, gratuito tra l'altro, a chi Omosessuale, Bisessuale oppure Transessuale, è tanto ingiusto, quanto oltraggioso.

Non solo, la cosa davvero grave è che ha snobbato anche la cena contro l'omofobia: è un fatto gravissimo! Così si è giustificato: "Troppi pareri negativi sui social" e: "Se il prossimo gay pride a giugno dovesse svolgersi in maniera civile ed essere accettato dalla cittadinanza potremo valutare, in futuro, di concedere il patrocinio, le cose possono sempre cambiare..."

Ebbene, a questo punto, perché il Sindaco Bucci non prova a ricordare chi lo ha sostenuto durante la campagna elettorale e per opera di chi è stato eletto? Forse ora non ricorda certi "festini" ad Arcore, tutti gli scandali che coinvolsero anche alcune minorenni o le indagini per le stragi di mafia ma noi glielo vogliamo giusto ricordare un attimo...

e vogliamo, altresì, che ricordi certe Ministre di qualche anno fa...

Vogliamo spiegargli che un conto è vedere le donne, alcune politiche, le altre a pagamento, nei salotti di certi politici di cui il Sindaco forse ora non ricorda ma ne ha presi di voti...

un altro è mostrare il proprio corpo, comunque abbastanza coperto da non essere volgari da parte di chi rappresenta un cambiamento, tramite un messaggio esplicito come coloro che decidono di cambiare sesso per essere finalmente se stesse o stessi. I Transessuali in effetti, spesso ed in modo tanto simpatico, durante queste allegre e pacifiche Manifestazioni, mettono le ali di farfalla sulla schiena, probabilmente proprio perché hanno il coraggio di diventare se stesse, di accettarsi, di amarsi e di farsi voler bene ed il primo che dovrebbe venire incontro a loro è proprio il Sindaco... proprio perché è lui a non dover discriminare… ma soprattutto dovrebbe rappresentare tutti… volevamo solo ricordarglielo...

E no caro Sindaco, non ci sono paragoni. Capirà, adesso, che ha sbagliato, almeno lo speriamo.

E già che parliamo di Educazione e Cultura tanto citate da parte Sua, essere civili insomma, Le vorrei ricordare caro Sindaco che in data del 30 marzo 2018, Le abbiamo inviato una mail, rimandata anche 8 e 3 giorni fa, nella quale Le abbiamo chiesto un incontro in merito alla vergognosa Ordinanza che a Genova, per mano Sua caro Sindaco, sanziona chi fruga nella spazzatura con le multa da 200 euro... e, parliamo dei Pensionati che non arrivano a fine mese, parliamo delle famiglie ridotte al massimo di povertà, parliamo di chi avrebbe dovuto ricevere aiuto proprio dall'Ente statale come il Suo. Ci risponda, gentilmente. Perché noi non vediamo l'ora di portarLe oltre 10 mila firme che abbiamo raccolto in soltanto 6 giorni affinché Lei ritiri quel miserabile provvedimento di cui, gli stessi Genovesi si vergognano: perché non vi si riconoscono, perché Genova non è così. Attendiamo quindi la Sua risposta CIVILE e rinnoviamo il nostro appoggio e la fratellanza a tutte le vittime discriminate, anche nuove e perché povere;

in questa città, ed ormai lo sappiamo tutti che: "... il vento è cambiato..."».
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