Baci in pubblico, la BBC racconta la paura provata dai gay dinnanzi alla minacci aomofoba


L'omofobia è una piaga sociale che colpisce i gay anche nella loro quotidianità e nella loro libertà personale. Se un eterosessuale pare non far caso ai presenti quando si vuole lanciare in una qualche effusione pubblica, un gay sarà portato a valutare il fattore di rischio di quel gesto. Dovrà guardarsi attorno e cercare di capire se tra i presenti c'è un qualche potenziale aggressore. E se anche deciderà di baciare il suo compagno in pubblico, quello non sarà più un gesto istintivo ma diverrà automaticamente un gesto di sfida.
D'altra parte conosciamo tutti con quanta ferocia gli integralisti alla Adinolfi cercano di convincere i propri proseliti che loro avrebbero il pieno diritto di andare sugli altari delle chiese a raccontare nei minimi dettagli le loro penetrazioni bareback, ma i gay vanno accusati di «ostentare» la loro sessualità qualora non si nascondano ai loro occhi da inquisitori. Un seguace di Adinolfi si sentirà dunque legittimato dal suo leader integralista a sbraitare come un indemoniato che i bambini non devono poter vedere due gay che si baciano castamente, ma ovviamente dirà anche che quegli stessi bambini devono essere sottoposti all'indottrinamento ideologico di quella Maria Rachele Ruiu che pretende di andare nelle scuole a promuovere il sesso non protetto e un ruolo di sottomissione per le donne.

È per raccontare questa verità che la BBC ha realizzato un cortometraggio di quattro minuti che mette in risalto i mille ragionamenti che i gay si trovano costretti a fare prima di poter baciare una persona dello stesso sesso in pubblico:

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