C'è un trans in TV. Per Fratelli d'Italia è un «attacco della lobby lgbt che indottrina l’ideologia gender ai più piccoli»


È in un'ode alla transfobia di Giorgia Meloni che il Secolo Trentino ha pubblicato l'ennesimo insulto a quelle persone che la loro leader vorrebbe privare del diritto alla vita. Con toni prettamente propagandistici, scrivono:

Che scopo aveva trasmettere su quattro canali televisivi in Prima serata il programma “Da qui a un anno”, in cui tale Giulia, affetta dal disturbo della disforia di genere, si sente Leonardo e, dopo un anno di trattamento ormonale, ricompare con la nuova forma?
La vicenda, celebrata da molti come un programma televisivo innovativo, ha lasciato non poche preoccupazioni in Marco Galateo, Commissario provinciale di Fratelli d’Italia a Bolzano, che ha affermato: “I quattro canali a reti unificate sono Nove, Real Time e i due canali per piccolissimi bambini K2 e Fresbee”. Con riferimento alla domanda iniziale, per il Commissario provinciale di Fratelli d’Italia: “Si tratta dell'ennesimo attacco della lobby lgbt che indottrina l’ideologia gender ai più piccoli ed indifesi, cercando di normalizzare ciò che normale non è: la disforia di genere infatti è un disturbo della personalità che va curato con la massima sensibilità e, sì, quasi sempre la terapia si conclude con il cambio di sesso, ma di certo questo non è argomento da trattare in televisione in fascia protetta e su reti unificate, specialmente su canali per bambini”.

Se forse bisognerebbe spiegare a Galateoche Frisbee e K2 non trasmettono a quell'ora dato che Discovery dedica le loro frequenze al canale generalista Family Club, è in conformità con le mire censorie dell'estrema destra che non poteva mancare una qualche minaccia esibita a nome di imprecisati "genitori indignati":

Galateo ha quindi deciso, in rappresentanza di decine di genitori indignati, di inviare un esposto al Garante per l'infanzia, ad AGCOM garante per le comunicazioni e al Presidente della Repubblica perché prendano posizione e provvedimenti. L'opera di Galateo però non si è fermata qui anche perchè ha “sollecitato i parlamentari di Fratelli d’Italia affinché chiedano conto in aula di questi gravissimi episodi”

Il messaggio è chiaro: se le persone sgradite a Giorgia Meloni intenderanno vivere anche contro la sua volontà, lei sarà sempre lì a minacciarli ed insultarli attraverso una patologizzazione della natura attraverso la promozione di tesi obsolete che sono già state screditate dal mondo scientifico. Il tutto rigorosamente a danno dei bambini non conformi al suo modello unico, basato sul sostenere che le sua voglie sessuali debbano essere elevate a dogma.
4 commenti