Fratelli d'Italia deride una Milano gay-friendly e loda l'omofobia del leghista Fontana


La promozione dell'omofobia e del razzismo paiono vere e proprie ossessioni per Fratelli d'Italia, motivo per cui forse non c'è da stupirsi che il loro organo di stampa tenti di sfruttare una becera ironia per accomunarle in un attacco al progetto di Milano per la promozione del turismo gay-friendly.
Dopo la solita fotografia decontestualizzata in cui la vita cittadine dei gay viene rappresentata attraverso uno scatto che pare riconducibile al Pride di Amsterdam del 2013, l'articolo ironozza:

La giunta Sala è in pieno fermento: Milano non è in fibrillazione per l’emergenza sicurezza o per i migranti; non dice una parola sulle mense scolastiche che gridano vendetta. No. La giunta Sala di centrosinistra è tutta impegnata sui gay e sul come potenziare il cosiddetto turismo gay friendly. Per Sala il modello deve essere Torino, che ha «una bellissima brochure sull’offerta gay friendly» e da anni attuano strategie mirate a diventare tra le prime meta europea del turismo gay. Parole di Giuseppe Sala.

Insultata ogni iniziativa possa portare nuove risorse alla città e criticata l'idea di far avvicinare Milano alle grandi città europee, il quotidiano di Giorgia Meloni spiega che loro vogliono un mondo omofobo in cui l'eterosessualità sia ritenuto motivo necessario e sufficiente per godere di privilegi che lei pagherà con le tasse sottratte alle categorie discriminate:

Il dibattito sull’argomento gay si è infuocato dopo le dichiarazioni del governatore Attilio Fontana che aveva annunciato di non concedere il patrocinio al gay Pride in programma il prossimo 30 giugno a Milano perchè si tratta di «una manifestazione divisiva». “Esca dal giurassico”, hanno commentato dalla Giunta. Il centrodestra compatto: «Bene ha fatto Fontana», sostiene il segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi, «a negare il patrocinio della Regione al Pride e a confermare che il Pirellone verrà di nuovo illuminato con la scritta Family day. Bene difendere la famiglia tradizionale con il papà e la mamma, bene tutelare i bambini, bene il no a una carnevalata che non necessita dì patrocinio pubblico e peraltro dispone già di quello del Comune di Milano». Scrivono su Facebook gli utenti: «bravissima Regione».

Stando all'articolo, tutti gli utenti avrebbero fatto i complimenti a Fontana per la sua omofobia e per il suo appoggio al fondamentalismo cattolico. Tutti, non uno escluso, dicono.
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