I genitori di Alfie Evans sono rappresentati da un avvocato di Gianfranco Amato che si candidò con Mario Adinolfi


Ci sono Mario Adinolfi e Gianfranco Amato dietro le atroci sofferenze inflitte per via giudiziaria al povero Alfie Evans.
A "difendere" le pretese di genitori che chiedono siano ignorato il supremo interesse del minore in virtù del loro desiderio a prolungare inutilmente la sua agonia troviamo Monica Boccardi, una avvocatessa riminese membro dei "Giuristi per la vita" di Gianfranco Amato e candidata alle amministrative del 2016 a Rimini con "Il popolo della famiglia" di Mario Adinolfi.
Tutto ciò ci spiega più chiaramente il perché della frenesia ostentata dai gruppi integralisti verso un bambino a cui vorrebbero fosse tolto il diritto ad una morte dignitosa. Cittadinanze onorarie concesse arbitrariamente, preti cattolici collocati nelle stanze d'ospedale e continue richieste di rinvii sono parte integrante di un gioco politico che sfrutta la sofferenza altrui per finitristemente noti. Il piccolo deve soffrire perché Amato è contrario all'autodeterminazione e perché chiede che ai genitori sia permesso di poter disporre liberamente dei propri figli anche contro l'interesse e i diritti del minore.
Il tutto si consuma mente la Rai concede colpevolmente all'avvocato adinolfiniano di poter andare in tv a parlare di fantomatiche «cure» che di fatto non esistano. Infatti, checché cerchi di far credere Adinolfi, anche l'ospedale vaticano in cui vorrebbero deportare il piccolo è stato chiaro sul fatto che potranno solo prolungare la sua agonia, facendolo soffrire sino a quando non avrà più abbastanza encefalo per provare dolore. Dunque il loro parlare di «un ospedale italiano disposto ad accogliere Alfie per una diagnosi della sua malattia e relativa cura» appare come una truffa ideologica spacciata al grande pubblico: i fatti ci dicono che tutti i medici concordino sul fatto che non esista cura per la malattia degenerativa che sta consumano il piccolo. Ma probabilmente la realtà impedirebbe ad Adinolfi di poter tramutare quel dolore in una fonte di reddito per sè stesso e per i suoi compagni di merende. E così chiedono di recitari risari contro il diritto dei bambini ad essere tutelati dallo stato anche quando i loro genitori non paiono capaci di prendere decisioni difficili.
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