Il partito di Adinolfi continua a giurare che Milly Carlucci disprezzerebbe la coppia Ciacci-Todaro quanto loro


Appare davvero surreale come la propaganda integralista ami diffondere menzogne che vengono spacciate per vere nonostante ogni evidenza. Ad esempio Milly Carlucci ha mai detto che due uomini non possono ballare insieme? No. In difesa di Zazzaroni si era limitata a sostenere che in uno specifico ballo Todaro e Ciacci avessero ballato come duo e non come coppia dato che non c'era stato contatti fisico durante l'esibizione.
Eppure nelle lettere pubblicate sui giornali locali a firma del partito di Mario Adinolfi, il presidente del Popolo della famiglia di Mantova (Massimiliano Esposito) afferma:

Beate forzature. Dopo l'ammissione di Milly Carlucci ideatrice di Ballando con le Stelle, la quale ha riconosciuto che i due uomini in gara sono “ingiudicabili” e che non fanno una coppia ma al massimo un duo, spieghiamo ora il nuovo inganno che vorrebbero farci digerire: quello della festa rivolta ai “daddy” lanciata da Arcigay in occasione della Festa del papà per “dichiarare amore a tutti i papà: quelli eterosessuali, quelli delle famiglie arcobaleno e i daddy delle coppie omosessuali attraversate da un robusto scarto d’età che indica l’amante più anziano”. 

L'obiettivo di Esposito pare sia quello ricamare odio contro il crowdfunding che porterà alla celebrazione del primo gay-pride di Mantova. Ed è così che ai giornali racconta che i gay non devono poter essere papà dato che quella è un ruolo che lui giura spetti solo agli eterosessuali. Forse ignaro del fatto che un gay può tranquillamente mettere incinta una donna, è con la sua consueta violenza verbale che dichiara:

Per esser Papà i figli bisogna farli e per quanto ne sappiamo, biologicamente parlando (la cosiddetta natura omofoba) tra due daddy questo non può avvenire mai nemmeno impegnandosi fino allo sfinimento. Aprioristicamente, rifiutiamo la storiella del “papà si è, quando c’è l’amore” questa non è la realtà, non è quella realtà che si vive nella normalità, non è la normalità delle 29 milioni di famiglie che crescono 15 milioni di figli e che accudiscono 3.500.000 di non autosufficienti in questo Paese.

Cercando di sostenere che lui venga prima degli altri, inizia anche a sostenere che le tasse dei gay dovrebbero finire nelle sue tasche come premio per le due eiaculazioni vaginali:

Il crowfounding legato alla festa daddy serve a raccogliere soldi. Quanti? 5.000€.
Ci auguriamo che la raccolta arrivi dopo aver chiesto agli amministratori locali quanti ne sono necessari per organizzare la giornata dell'Orgoglio Gay in salsa mostarda, meglio noto come Gay-pride di giugno ed evitare di utilizzare quelli sborsati dai mantovani che dovrebbero essere dirottati alle famiglie (quelle vere) in difficoltà o a quelle dove magari il papà (quello vero) ha perso il lavoro.

Dato che in Italia di famiglie omogenitoriali ce ne sono relativamente poco, è presumibilmente chiedendo non si abbia rispetto dei bambini che hanno perso un genitore che annuncia una richiesta ufficiale affinché non si accettino le scelte valutate dai singoli istituti nel rispetto degli studenti:

Sulla Festa del Papà il Popolo della Famiglia Mantova ha intenzione di interpellare il Provveditore agli Studi di Mantova, Novella Caterina, affinché intervenga su questo tipo di discriminazione che penalizza tanti bambini impossibilitati a festeggiare collettivamente la festa dedicata ai papà a causa di decisioni prese da insegnanti e Presidi, i quali, approfittando del loro ruolo non perdono occasione per fare politica, orientare i bambini e imporre costumi lontani dalle nostre Tradizioni.

E pensare che se il 99,34% della popolazione non avesse respinto Adinolfi alle urne, queste sarebbero le loro principali preoccupazioni.

Clicca qui per leggere l'articolo apparso sulla stampa mantovana.
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