La Corte Costituzionale portoghese si esprime a favore della gpa: «Non viola la dignità della gestante né del bambino»


La gpa rientra nel diritto all’autodeterminazione delle donne. Lo ha sentenziato la Corte Costituzionale portoghese, ossia la prima corte costituzionale europea chiamata ad esprimersi sul tema.
I giudici erano stati chiamati in causa dai gruppi religiosi che sostenevano l'incostituzionalità della legge che legalizza la gestazione per altri, anche se le loro tesi sono state smontate. La Corte ha sancito che tale pratica «non viola la dignità della gestante né del bambino che nasce a seguito di tale procedura, né, tanto meno, il dovere dello Stato di proteggere l’infanzia».
Trattandosi di una libera scelta, si tratterebbe di un atto protetto dalle libertà costituzionali e pertanto perfettamente legittima.

La gpa è una pratica a cui accedono soprattutto famiglie eterosessuali, anche se spesso il fondamentalismo cattolico la sfrutta come scusa per attaccare l'omogenitorialità (rigorosamente vittima di attacchi religiosi anche in caso di adozioni o di figli avuti in precedenti relazioni).
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