La NuovaBQ: «I cattolici devono votare Matteo Salvini perché è contro i gay e non si oppone al fascismo»


La Nuova Bussola Quotidiana è un sito integralista che non manca mai di riservare una qualche brutta parola contro i gay. La nuova aggressione passa attraverso una "lettera" scritta dal loro redattore Peppino Zola, il quale pare intenzionato a tutto pur di criticare la decisione della Giunta di Milano di investire nel turismo gay.
Attraverso quella che ha tutta l'aria di un tentativo di disinformazione confessionale, il signor Zola inizia ad illustrare curiose teorie sui quartieri gay:

La cosa inquietante è che il Sindaco, con l’intera giunta comunale (almeno così pare), abbia auspicato, in vista di quell’evento, che Milano individui, in modo esplicito e pubblico, le zone della città dedicate quasi esclusivamente al mondo LGBT. Questa impostazione mi sembra aberrante e sottilmente razzista. Le donne e gli uomini con tendenze omosessuali sono persone e cittadini e non una specie di “panda” da proteggere o da vezzeggiare. Lo ha osservato il consigliere comunale Amicone ed ha perfettamente ragione.

Se non stupisce che il ciellino Cascioli apprezzi le posizioni integraliste del ciellino Amicone, ossia l'ex direttore del periodico ciellino "Tempi", surreale è come la lettera prosegua ad alternare teorie assurde ad un bieco vittimismo

Milano ha bisogno di tutto, tranne che nel suo territorio vengano creati dei veri e propri ghetti, i quali, tra l’altro, non gioverebbero neppure ad evitare le cosiddette “discriminazioni” nei confronti del mondo LGBT. Su questi tema specifico, tra l’altro, sarebbe anche l’ora di mettere in luce le forti discriminazioni che, proprio a Milano, vengono messe quotidianamente in atto nei confronti degli eterosessuali, soprattutto in certi settori lavorativi, come quello, ad esempio, della moda. Se Sala vuole mettersi su questa strada, allora, prima o poi egli dovrebbe pensare anche ad altre “riserve”, dedicate, magari, alle persone appartenenti alle diverse nazionalità presenti sul nostro territorio oppure alle diverse tendenze politiche dei cittadini oppure alle diverse tendenze religiose e così via.

Si passa così a sostenere che i gay sono cattivi, che il nazifascismo sia una liberà di pensiero e che non si possa essere cattolici se non si ostenti un profondo odio contro il prossimo:

Invece che esempio di integrazione, Milano diverrebbe modello di settorializzazione divisiva della comunità cittadina. Spero che Sala e la sua giunta cessino di percorrere questa strada, che è dettata solo dal desiderio di compiacere in modo acritico al totalitarismo del “pensiero unico”. Mi pare, però, che Sala si sia messo definitivamente su questa cattiva strada: infatti, il 13 aprile la sua giunta ha approvato una delibera che tende ad attribuire il “patentino antifascista” a chi voglia chiedere la concessione di spazi o contributi comunali per svolgere attività culturali e sociali. Dietro le solite parole di circostanza, evidentemente, si nasconde il tentativo di uniformare il pensiero di tutti i cittadini e di tutte le associazioni al pensiero della attuale giunta. Insomma, mi pare che Sala sia sempre meno il sindaco di tutti , ma che voglia imporre a tutta la città una ideologia specifica e ben definita. A questo proposito, mi chiedo che cosa pensino tutti quei (tanti) cattolici che lo hanno votato e quei cattolici che si trovano nell’attuale giunta municipale e nell’attuale consiglio. Quando riusciranno a porsi un problema critico? Per ora, solo silenzio.

Il tutto per arrivare a invitare alla rivendicazione vera e proprio: un esplicito invito a votare Matteo Salvini quale massima espressione della loro idea di "cristianità", ossia una società riservata si soli eterosessuali di pelle bianca che magari inneggiano pure alle politiche di Putin:

Dall’altra parte, ho scritto all’inizio, c’è il presidente della Regione Fontana, il quale ha rifiutato di concedere il patrocinio al prossimo “gay-pride”, in quanto evento divisivo e spesso irridente verso i cittadini che non ne approvano le finalità. Fontana ha anche aggiunto che non avrà alcuna difficoltà a permettere che sulla parete del Pirellone appaia la scritta dedicata al “family day”. Come si vede, Fontana ha assunto una coraggiosa posizione politica e culturale contro l’attuale tsunami culturale, che sembra maggioritario sui grandi mezzi di comunicazione, ma che il popolo ha segnalato di non apprezzare in occasione delle elezioni del 4 marzo. Non mi pare che gli “esperti” ed i cosiddetti maestri del pensiero abbiano più il successo di una volta. Ed a questo proposito, penso che valga la pena fare una osservazione che mi sembra assente nelle varie analisi fatte in relazione all’ultima campagna elettorale. Mi pare che pochi abbiano notato come la Lega abbia cominciato a difendere alcune delle preoccupazioni culturali e sociali che molti cattolici hanno e manifestano pubblicamente. La Lega è aborrita da molti cattolici, ma comincia ad essere guardata con favore da altri cattolici. E’ un fenomeno a cui occorrerebbe fare più attenzione.

E pensare che basterebbe leggere anche solo la quarta di copertina dei Vangeli per comprendere che odio, razzismo ed intolleranza non possano essere in alcun modo accomunati con il messaggio predicato da Gesù.
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