La NuovaBQ sostiene esista «differenza giuridica, morale e sociale» tra Alfie Evans e i bambini dei migranti


Al pari di Mario Adinolfi, anche Andrea Zambrano dice che il suo dio vorrebbe che Alfie Evans sia lasciato cieco, sordo, con il cervello devastato attaccato ad una macchina che gli infliggerà sofferenza fino a quando non avrà più abbastanza encefalo per provare dolore.
Dalle pagine de La Nuova Bussola Quotidiana, dice che il bambino ha il dovere di soffrire inumanamente in virtù di come lui dica che giudici crudeli abbiano anteposto i diritti del minore ai desideri dei suoi genitori, raccontando che avrebbero dovuto «curarsi di un uomo che geme e soffre perché vede il suo bambino reietto da tutti e ostaggio di uno Stato totalitario che ha deciso quale è il suo bene».
Insomma, i bambini sarebbero una proprietà di consumo ad uso e consumo di genitori che devono poter infliggere aortici sofferenze se incapaci di prendere decisioni difficili.

Ma dato che Alfie Evans è considerato un oggetto di propaganda di cui poter liberamente abusare per fini politici, lo sciacallaggio dell'integralismo cattolico non si risparmia dal sostenere che la loro contrarietà allo Ius Soli sarebbe diverso dal concedere cittadinanze arbitrarie a bambini che in Italia verrebbero torturati. Scrive:

Anche un noto blog vaticano, considerato molto vicino alle sacre stanze, come il sismografo, non ha perso occasione per strumentalizzare la vicenda in chiave politica dimenticando anch’egli la abissale differenza che passa tra Alfie e qualunque richiedente asilo per ragioni economiche.
I tanti bambini che approdano sul nostro suolo sono, ahiloro, migranti economici. Vogliamo spiegare alla Marzano e compagnia la differenza giuridica, morale e sociale? O la diamo per scontata visto che sicuramente la riconoscono anche loro?

Non manca l'abitudine degli integralisti di spergiurare che il parere medico di tre ospedali conterebbe assai meno di quello che amano raccontarsi sulla base del sentito dire. Un sentito dire che spesso viene vomitato come un dato di fatto, incuranti di come si tratti di dare false speranze a genitori devastati dal dolore e a bigotti che stanno rendendo la loro vita un calvario:

Ma è chiaro che la Marzano fa il tifo per i medici e i giudici inglesi, sennò non potrebbe mai dire frasi come questa: “E’ incomprensibile che si pensi di far venire un bambino che dipende solo dall’accanimento terapeutico”. Falso e in malafede, dato che Alfie respira da solo da dieci ore, contro quindi ogni previsione medica. Ma si vede che la Marzano ha vergato il suo articolo quando ancora il giudice non aveva reimposto il distacco del ventilatore e poi se ne sarà andata placida a letto incurante delle migliaia di suoi connazionali che invece hanno passato la notte in bianco pregando, vegliando e segnando a caratteri indelebili sul muro le ore di respirazione autonoma.

Ed è rasentando la diffamazione che Zambrano si permette di mettere parole mai pronunciate nella bocca di chi osa avere opinioni in contrasto al suo pensiero unico, in quella sua abitudine a criticare le persone dopo aver alterato i loro pensieri. Parlando della Marzano, afferma:

Chissà come deve essersi svegliata stamattina nell’apprendere che Alfie è ancora vivo e lotta? Con un fastidio che sa di intralcio.

La Marzano ha detto forse questo? No, ma lui gli attribuisce quella frase nella speranza che i suoi miliziani si attivino contro quella donna che rappresenta un pensiero sgradito a chi vede nell'ultradestra il suo unico vero dio, mietitore di regole che determino come si debba nascere, come si debba vivere e chi si debba amare per poter essere considerati conformi al modello "ariano" teorizzato dalla sua setta.
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