Savarese sul mancato patrocinio alla parata del Dolomiti Pride: i gay si sottomettano al mio volere e poi io deciderò se Rossi li può patrocinare


Pare proprio che personaggi come Filippo Savarese o Maria Rachele Ruiu non si facciano problemi a danneggiare il mondo che lasceranno ai loro figli pur di garantirsi i profitti derivanti dal contrabbando di omofobia e di xenofobia. Ma pare difficile anche il provare ad accettare il loro sostenere che tutto sia sempre "lecita opinione" anche quando si va ben oltre al loro vomitare condanne morali contro il prossimo o ad auto-esaltarsi quale massima espressione di una nuova  "razza ariana".
Per sua definizione, l'opinione è l'atto di esprimere un proprio pensiero. Ma quando per sostenere la loro "opinione" sentono la necessità di inserire a forza parole mai dette nelle bocche delle proprie vittime pur di trovare una qualche appiglio per promuovere i propri pregiudizi, l'impressione è che si sia dinnanzi ad una molestia e non certo ad una qualche fantomatica "libertà" che loro giurano sarebbe garantita loro dalla Costituzione.

Esiste una fantomatica "ideologia gender"? No. Esistono degli studi di genere che non assomigliano neppure lontanamente al mostro che lui ha creato a fini politici. Ma d'altra, parte senza quel mostro, come avrebbe mai potuto trovare proseliti nell'esprimere chiaramente la sua "opinione" sul fatto che lui vuole che la donna sia sottomessa al maschio e che la funzione sociale della femmina sia limitata alla mera riproduzione?
Le donne che praticano gpa vengono costrette a farlo? Forse nella Russia di Putin che vende quel servizio alle coppie eterosessuali, più difficilmente in Canada dove possono rivolgersi le poche coppie gay che vi hanno accesso. Ma dato che è facile raccontare balle e giurare che i gay sarebbero dei mostri in virtù di come differiscano dalla sua "ariana" passione per le femmine, ecco che si giura il falso non senza dimenticarsi che i gay potrebbero tranquillamente adottare dei bambini già nati se solo lui non si opponesse nelle sua strenua convinzione che quei bambini debbano essere destinati alle solo coppie eterosessuali.
Pare infatti in malafede chi cerca di ricamare odio sulla sterilità delle coppie gay mentre fa guidare il suo pulmino di promozione omofobica ad un fondamentalista che vive un rapporto sterile con la moglie e che i figli li ha dovuti adottare nello stesso modo in cui anche i gay potrebbero mettere su famiglia.
Sono dunque argomentazioni ed "opinioni" o solo solamente le vili scuse di chi venderebbe l'utero della madre pur di promuovere odio?

L'ennesimo atto di violenza è la strumentalizzazione con cui il gruppo fondamentalista tenta di sostenere che la provincia di Trento abbia aderito alla loro ideologia sessista e che il mancato patrocinio al Pride debba essere discusso con i movimenti anti-gay e non con persone per bene. Scrivono:



Se è pur vero che il mancato patrocinio alla parata è probabilmente effetto della disinformazione criminale contro l'evento che il fondamentalismo incoraggia attraverso un abuso del pregiudizi e una insana rappresentazione dell'evento, falso è che il presidente Rossi si dichiari vicino agli slogan ideologici con cui Savarese cerca di incoraggiare l'odio contro un preciso gruppo sociale sgradito ai suoi finanziatori.

E non va meglio con la violenza delle parole di quel proclamo, ennesima dimostrazione di gente che pare ormai corrosa dal loro disprezzo verso la vita, la famiglia e quel Dio che dev'essere stato davvero stupido a non creare l'umanità ad immagine e somiglianza di Savarese.
Fermo restando che non pare difficile dimostrare che due gay possono essere genitori migliori di quel Savarese che trascorre il tempo a guardare nelle mutande dei bambini o di quella Ruiu che pretende di poter andare nelle scuole a raccontare di come suo nonno facesse sesso con nonna senza mai usare il preservativo (sì, c'è da avere turbe psichiche al solo pensiero, ma è proprio ciò che la fondamentalista dice dopo essersi presentata come «ricercatrice» di un corso di educazione sessuale certificato da Forza Nuova), la realtà è che la Provincia di Trento patrocinerà alcuni singoli eventi del Pride e non la parata. Da qui ad attribuirgli parole mai dette o a voler far intendere che a condizionare il suo voto sarebbe Savarese in persona (coadiuvato da una Ruou che però dovrà restare un passo indietro in quanto femmina) è solo un'altra delle tante bugie del fondamentalismo.

Insomma, i fatti da loro raccontati sono falsi, le loro ideologie sono inventate e la loro missione danneggia vite umane. Tutto questo mentre cercano di spacciarsi per "cristiani" o mentre sostengono che serva l'odio per "difendere" i bambini. Tutto ciò pare accettabile in un Paese civile?
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