Adinolfi: «Fate i figli, non fate i gay. Cercate di riprodurvi in maniera normale»

Invitato ai microfoni di Radio Cusano Campus per presentare l'ennesimo libricino in cui racconta come lui si reputi più intelligente degli altri, Mario Adinolfi non si è risparmiato dai soliti insulti omofobi.
Parlando del calo demografico, ha dichiarato: «Questa è la principale emergenza del Paese. Noi con questo calo demografico siamo finiti. Non è una mia fissazione, calo demografico significa colonne del welfare che si sgretolano. Non avremo più le risorse per sostenere ciò che oggi consideriamo normale. Quando ci sono più morti rispetto ai neonati vuol dire che come società sei destinato al crollo dei pilastri del welfare nel giro di 20 anni. E questo dramma riguarda soprattutto i più i giovani. Attenzione, datevi da fare, fate sti ragazzini, non siate gay. Cercate di riprodurvi in maniera normale. E’ una cosa utile alla patria. E’ necessario per la patria, sacrificatevi».
Se il bisognerebbe dimostrare che esista una "normalità" nel sesso o che lui non sia da ritenersi anormale nel suo profondo odio contro i gay, c'è da provare pena dinnanzi ad un integralista che dice simili stupidaggini solo perché sa che è quello che i suoi seguaci vorrebbero sentire. Il tutto negando l'evidenza di come i gay siano sempre esistiti e l'umanità non si è estinta, aggravata dalla ferocia di chi chiede che gli altri rinuncino alla loro felicità perché lui vuole i loro soldi.
Naturalmente Adinolfi omette di osservare come la sua contrarietà ai figli degli altri sia causa di un mancato indotto, così come sembra curioso osservare quanto ami giurare sulla Madonna che i gay sarebbero pochissimi quando si tratta di diritti civilo pee poi sostenere siano troppi quando vorrebbe trovare maschi interessati ad ingravidare le sue figlie (meglio se disposti anche a sottometterle, dato che Adinolfi si batte ferocemente affinché si neghi loro ogni paritàdi genere).
Rantoli simili un tempo facevano rabbia, ora ci possono far solo provare una profonda pena nei suoi confronti.