Col patrocinio di Regione Campania, la curia concede l'altare del duomo di Casertavecchia alla propaganda anti-gay di Gianfranco Amato


L'altare del Duomo di Casertavecchia è stato offerto a Granfranco Amato per uno dei suoi comizi politici di disinformazione omofoba. Pare incredibile, ma nella Chiesa del 2018 può capitare che il crocefisso dell'altare maggiore possa essere oscurato per far spazio allo schermo su cui il segretario di Adinolfi può proiettare le sue slide propagandistiche. Le chiese divengono così in un luogo di propaganda ideologica a danno di interi gruppi sociali.
Stando al manifesto, l'evento sarebbe anche stato patrocinato dalla Regione Campania, in un ennesimo atto pubblico che vede le istituzioni schierarsi dalla parte di chi inneggia alla supremazia dei pruriti sessuali di Adinolfi in una contrapposizione ai diritti civili di un intero gruppo sociale.
Le fotografie mostrano come il copione dello spettacolo di Amato sia sempre lo stesso, con tanto di immagini dei parlamentari del M5S proiettate sull'altare al fine di invitare i presenti a non votare per loro nel nome di Dio e della Madonna. Quanto basa per parlare di un abuso del sentimento religioso con fini politici e partitici.

Il connubio tra la violenta propaganda omofoba di Amato e la Chiesa Cattolica è proseguita ieri sera con un comizio svoltosi presso la parrocchia Gesù Divino Maestro di Quarto, il 18 maggio al cineteatro Don Bosco di Trapani, l'11 presso la parrocchia di Gesù Divino Lavoratore di Prato, il 10 presso l'istituto Suore Cirielli di Acquaviva delle Fonti, il 10 presso la Parrocchia SS Medici di Ostuni.... insomma, la Chiesa Cattolica sta facendo politica e promuove Mario Adinolfi quale candidato che dicono piaccia alla Madonna in virtù di come prenderà a calci i bambini stranieri che sperano in un futuro, negherà protezione ai rifugiati, imporrà sofferenza ai bambini terminali inglesi e saprà come obbligare le donne alla doveroso sottomissione dinnanzi al maschio.

Immagini: [1] [2] [3] [4]
3 commenti