Coming out e stress sul posto di lavoro, per gli operatori delle forze dell’ordine LGBT da oggi il sostegno arriva con un numero di telefono


Grazie alle sinergie messe in moto dal Toscana Pride, nasce il progetto Cerchio Aperto, uno spazio d’ascolto dedicato ad operatori di polizia e militari in Italia, che si trovano a dover affrontare situazioni di disagio all’interno dell’ambiente lavorativo a causa di discriminazioni omofobe, difficoltà legate al coming out o violenza domestica in relazioni same-sex. Il sostegno è attivabile contattando la coordinatrice del progetto Cristina Di Loreto, referente rete nazionale psicoterapeuti Cerchio Blu, al numero 3280328188.
Il servizio è utilizzabile anche dai cittadini che necessitano di supporto per rivolgersi alle forze di polizia e sporgere denuncia in caso di aggressioni, discriminazioni o violenza intragenere.

Il progetto, partito dalla Toscana, prende il via da un protocollo d’intesa sottoscritto dalle associazioni Cerchio Blu e Polis Aperta. Il sostegno psicologico ai lavoratori in divisa è, infatti, il punto d’incontro tra le due associazioni. Da un lato Cerchio Blu da anni è impegnata nella sensibilizzazione sui temi legati allo stress da lavoro negli operatori delle forze dell'ordine, nel sostegno ad agenti e militari attraverso psicoterapeuti e corsi di formazione per la prevenzione del burn out. D’altro canto Polis Aperta, associazione italiana di persone omosessuali e transessuali che lavorano nelle forze di polizia e nelle forze armate, da sempre è impegnata nel fornire supporto alle persone LGBT in divisa attraverso esempi di coming out positivo nell’ambiente di lavoro. L’obiettivo non sono le storie personali ma un modello di visibilità positiva che incoraggi le persone ad essere soggetti attivi all’interno della società, per sradicare i pregiudizi dell’immaginario comune, legati agli stereotipi di genere, e formare personale in divisa preparato in grado di affrontare le tematiche LGBT supportando i cittadini che chiedono aiuto.
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