Contro le offese della politica, il Liguria Pride lancia la campagna #ilpatrociniosonoio


Il Comune di Genova e la Regione Liguria hanno deciso di non concedere alcun patrocinio al Pride perché «non in linea con le politiche sociali e della famiglia di questa giunta» e perché ritenuti «offensivi e divisivi» dalle destre.
Si tratta di frasi che non andrebbero sottovalutate perché, se la Costituzione sancisce che la Repubblica debba «riconoscere la famiglia naturale» in un'accezione pregiuridica che di certo non ha nulla a che vedere con la ridefinizione che i vari integralisti alla Adinolfi tentano di attribuirgli, c'è una parte politica che non fa mistero sul fatto che vogliano ridefinire la famiglia sulla base delle loro convinzioni.

Ma dato che la Lega non ha ancora svenduto l'Italia a Putin e dato che esiste ancora la libertà i espressione, è il Liguria Pride ad aver lanciato l'iniziativa "Il patrocinio sono io" che permetterà a qualunque cittadino di poter dimostrare il proprio appoggio ai diritti civili di tutti e non solo di una parte.
nel manifesto politico dell'iniziativa, al cittadino viene chiesto: «PENSI che i Pride siano momenti di Aggregazione e Libertà? CREDI che i bambini e le bambini siano sempre da tutelare a prescindere dalla composizione della famiglia? SOSTIENI che tutte le famiglie necessitino di uguali diritti? ?SOGNI una società con uguale dignità e uguale diritto per tutti e tutte?».
Se la risposta è «sì», l'invito è ad aderire alla campagna, condividendo la realizzazione di video, fotografie e messaggi che potranno essere condivise sui social attraverso gli hashtag #ilpatrociniosonoio, #offensiviedivisivi, #liguriapride2018 e #allertarainbow oppure via email all'indirizzo [email protected] indicando come oggetto “Il mio patrocinio”.

Clicca qui per guardare la locandina dell'iniziativa.
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