Il 50% degli adulti statunitensi si dice convinto che le persone nascano gay


Se pare sconcertante che solamente il 50% degli adulti statunitensi si dica convinto che le persone gay e lesbiche nascano con la loro sessualità, il dato è confortante se si considera che nel 1977 a pensarlo era solo il 13% della popolazione.
È quanto emerge da una nuova ricerca condotta da Gallup. Un altro 10% del campione ritiene che l'omosessualità derivi da fattori sia biologici che ambientali, un 30% crede sia il risultato dell'educazione ricevuta o di fattori ambientali, il 4% delle persone ha attribuito il ruolo di omosessuale a "qualcos'altro" e un altro 6% ha dichiarato di essere "incerto" su ciò porti alcune persone ad essere gay o lesbiche.
L'inchiesta ha anche appurato un dato ovvio: chi crede che le persona nascano gay è molto più favorevole ai loro diritti civili.
A livello storico, è interessante osservare come tra il 1989 e il 2001 il sostegno alle persone omosessuali sia più che raddoppiato (passando dal 19 al 40 per cento) grazie alla nascita dei primi movimenti lgbt. L'informazione e la conoscenza si rivelarono sin da subito il miglior mezzo per sfatare i miti e i pregiudizi dettati dall'ignoranza o dal fanatismo religioso.
Ed è sempre la religione a risultare uno tra gli elementi più citati a sostegno della discriminazione. La ricerca ha evidenziato come le persone di sinistra e non religiose (come i laureati, i democratici e quelli che non vanno in chiesa) sono più propensi a sostenere l'idea che essere gay sia naturale. Al contrario, la pensano diversamente persone che si identificano come come repubblicani (36%), conservatori (34%) e strenui frequentatori delle chiese (36%).
Lo studio ha anche rivelato che il 67% degli americani è favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso.
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