La giornalista del Corriere della Calabria definisce l'omosessualità «una depravazione». Poi invita i gay ad andare in Cecenia da Ramzan Kadyrov


Zaira Bartucca è una giornalista del Corriere della Calabria iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Calabria. Nel 2014 si è anche aggiudicata il premio "ComuniCal 2014" promosso dal Consiglio regionale della Calabria e dal Comitato regionale per le Comunicazioni. Lei dice anche di aver partecipato alla trasmissione "Striscia la Notizia" su Canale 5, anche se una semplice ricerca in rete ce la mostra come semplice persona intervistata nel corso di un servizio del 2015.
Dal suo profilo Twitter (in cui si marchia con il simbolo dei "cristiani perseguitati") la giornalista ha firmato alcuni messaggi contro i gay. Tra questi anche messaggi che appaiono come un invito alla deportazione in Ceciania, dove Ramzan Kadyrov è accusato ad aver allestito dei campi di tortura illegali destinati ai gay:



Davanti a quelle frasi, qualcuno è andato a spulciare il suo profilo ed ha notato alcune curiose teorie rilanciate dalla giornalista, come il suo sostenere che Alfie Evans abbia contratto la sua rara malattia neurodegenerativa a causa dei vaccini:



Infastidita dai commenti di chi non è allineato al pensiero degli integralisti che si definiscono "cattolici", la giornalista ha anche ritenuto di dover insultare e minacciare chiunque osasse obiettare al suo pensiero, non senza disegnare insulti gratuiti e vergognose offese:



Il Danys a cui la giornalista fa riferimento è un utente Twitter che si propone a Matteo Salvini come persona disponibile a «cancellare gli lgbt» dall'Italia:



In messaggi successivi, la signora Bartucca ci tiene a farci sapere che quel Danys sarebbe «il suo compagno». Poi, lamentando come Twitter lo abbia sospeso il suo account a seguito dei suoi messaggi, ci informa anche che insieme apriranno «altri 1000 profili» dato che «Denys è stato bannato per un i suoi tweet sulla famiglia naturale. Bisogna scrivere per forza in maniera allineata, con la compiacenza dei censori di Twitter».
La donna dice anche che lei non vuole che i gay «tocchino i diritti degli etero» e ripete ossessivamente che l'omosessualità sarebbe «un disagio» derivante da «un trauma». Scorrendo le sue asserzioni troviamo i retweet di persone che invitano a «prendere a bastonate» i figli gay o frasi scritte di suo pugno in cui si lamenta di come nessuno impedisca ad un transessuale dotato di utero di poter avere figli. Interessante è anche la sua teorie sul fatto che Alfie meritasse la cittadinanza italiana al contrario di altri bambini in virtù di come i migranti sarebbero tutti ricchi e pieni di abiti firmati. Una tesi sostenuta attraverso immagini scattate in Africa che paiono messe lì per sostenere che gli stranieri siano violenti e per cercare di negare che lo Ius Soli riguardi bambini nati in Italia da genitori che vivono in Italia.
Non mancano neppure frasi minacciose contro chi la pensa diversamente: «Se non la smetti peggio per te, io ti ho avvisato». «Non so se ti conviene fare tutta questa ironia con uno così. Poi fai tu». «Lui sta bene in ogni contesto: Italia, Russia, Cecenia, Preoccupati per te e per i momenti in cui esci dal recinto, quando la mandria non ti protegge».
Da copione ci sono anche i messaggi in cui la giornalista lamenta che le opinioni contrarie sarebbero una minaccia alle sue convinzioni religiose e un attacco al suo orientamento sessuale eterosessuale. Il tutto mentre dal profilo che dice di aver aperto insieme al compagno troviamo frasi scritte in lingua russa in cui si sostiene che i gay sarebbero «pazienti con traumi mentali».


Nota: Tutti i messaggi riportati sono pubblici e provenienti da un'account Twitter in cui la signora Bartucca dichiara di pubblicare notizie certificate dal suo essere giornalista. Per tal motivo non è sostenibile si possa trattare di opinione personali espresse in privata sede ma di affermazioni pubbliche che dovrebbero essere soggette alla deontologia professionale del titolo con cui si presenta.

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