Libano. La polizia ha impedito lo svolgimento del Beirut Pride


La polizia libanese ha impedito lo svolgimento di quella che sarebbe dovuta essere la seconda edizione del Beirut Pride, l'unico di tutto il Medio Oriente.
Tra le immancabili minacce degli estremisti cristiani e gli attacchi della polizia, lo scorso anno è grazie ad un coraggioso gruppo di attivisti che la comunità lgbt riuscì a sfidare le leggi che penalizzano l'omosessualità per rivendicare il loro diritto alla vita. Evidentemente le cose andarono troppo bene e la polizia ha deciso di ricorrere alla violenza per impedirne un bis.
Con il pretesto di voler punite un testo teatrale sui reati omofobici non prevista dal programma, gli agenti hanno arrestato l'organizzatore. Al commissariato gli è stato imposto di di firmare un impegno a sospendere tutti gli eventi in cambio del rilascio.
Il Pride avrebbe dovuto proporre una settimana di eventi culturali ma, per paure di rappresaglie, non era prevista alcuna parata per le strade. Il Libano l'omosessualità viene punita con un anno di carcere.
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