L'ultra destra bolla come «una follia» il permettere ai richiedenti asilo di prestare servizi utili alla comunità


Gli immigrati sono tutti dei farabutti. I gay sono degli esseri schifosi. Le donne vanno sottomesse. Più o meno sono questi i concetti espressi dalle pagine de "Il primato nazionale", voce di un'ultra-destra che si dice fedele ad un Gesù extracomunitario che hanno già provveduto a tinteggiare di bianco per uniformalo al loro credo. D'altra parte la loro ideologia li porta a ritenere che i Vangeli siano oggetti di propaganda politica che Salvini agiterà durante i suoi comizi come giustificazione al razzismo, non certo libri che vanno letti per trarne insegnamento.
Ed è così che in quelle pagine troviamo anche articoli intitolati: "Follia a Parma: immigrati vigileranno sui bimbi all’entrata di scuola". Lo scopo è dunque quello di lamentarsi se gli immigrati non fanno nulla (anche se è la legge sull'immigrazione scritta dalla Lega che impedisce loro di lavorare) per poi prostrare se fanno servizi di volontariato.
Dicono così che gli immigrati verranno impiegati come ausiliari del traffico «a Parma, dove con il pretesto del calo di volontari l’Amministrazione comunale ha deciso di ricorrere a un gruppo di richiedenti asilo per il servizio di vigilanza all'ingresso e all'uscita dalle scuole». Il giornale si premura di raccontare fatti decontestualizzati che possano contribuire a creare odio, scrivendo che «pochi mesi orsono, alcuni richiedenti asilo hanno preso a sprangate l’autista di un bus che li aveva richiamati a suon di clacson per evitarne l’investimento». Ovviamente l'articolo tace sulla versione diametralmente opposta raccontata dai ragazzi, dando per scontato che non ci possa essere dubbio alcuno sul fatto che sicuramente l'italico autista abbia ragione.
Mettendo in dubbio persino il fatto che i profughi siano realmente tali, il giornale continua a cercare di incolpare i migranti di sogno male, sostenendo che «a Parma una quindicina di sedicenti profughi è stata inserita nel gruppo di nonni volontari che si occupano di sorvegliare i bambini all’entrata e all’uscita di scuola, assistendo i vigili urbani. Ma non basta. Perché, per assolvere tale compito, i profughi in questione verranno istruiti mediante un apposito corso di formazione, e pare che in futuro potranno venire impiegati anche in altre attività socialmente utili. Del resto, i richiedenti asilo a Parma sono già impiegati in progetti di pulizia dei parchi e delle strade. I veri vigili, nel frattempo, si occuperanno di sorvegliare il territorio e la sua sicurezza. Soprattutto dei problemi legati allo spaccio, ormai quasi completamente in mano agli immigrati».
Da prassi, l'articolo attribuisce la maggioranza al proprio pensiero e parlando a nome di terzi conclude: «sono in molti ad aver storto il naso. A partire dal mondo politico, che accusa Pizzarotti di voler cavalcare il buonismo imperante per porsi come nuovo leader della sinistra cittadina. Una trovata propagandistica, quindi. Ma non solo. Anche i cittadini sono preoccupati: sia perché non si fidano del tutto a demandare la sicurezza dei loro figli a persone di cui poco o nulla si conosce. E sia perché non credono che realmente a Parma non ci siano più nonni volenterosi che si vogliono impegnare a garantire la sicurezza dei loro nipotini».

Se c'è chi semina vento, non pare difficile immaginarsi che si raccoglierà tempesta. Ed è così che tra i commenti si assiste ad una gara all'insulto e alla denigrazione. Un tale non risparmia insulti e insunuazioni dalla rilevanza penale nell'affermare: «Adesso i genitori si sentiranno più tranquilli sapendo che a vigilare sui loro figli piccoli ci sono dei negri sconosciuti abituati a stuprare donne e toccare bambini, autorizzati da quel coglione di Pizzarotti. Tralasciando il fatto che sono negri subsahariani dove non esiste alcuna guerra e non si capisce perché debbano essere chiamati profughi e debbano stare in italia».
Un altro si attacca al servizio di pulizia svolto dai richiedenti asilo in parchi sporcati dagli italiani per lamentarsi: «Ecco perché il giardino sotto casa mia sembra una pattumiera!! Felice di non avere figli».
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