Provita contro Intimissimi: «Il brano dello spot è di una lesbica sposata. Sono proni al diktat lgbt»


Sostenuto che le donne debbano essere costrette a partitore a forza e messo in pausa lo sciacallaggio di un neonato inglese da loro utilizzato per asserire che i desideri dei genitori debbano prevalere sui diritti dei minori, l'associazione forzanovista Provita Onlus è nuovamente tornata a promuovere l'odio contro le persone lgbt.
Questa volta è contro Intimissimi che l'organizzazione politica di estrema destra ha puntato il suo indice integralista e i suoi molteplici giudizi di condanna (non giudicate diceva Gesù, ma evidentemente Gesù non era nessuno se paragonato a quel presidente Brandi che si proclama detentore della verità divina su come debbano vivere gli altri). L'accusa è di aver osato produrre uno spot pubblicitario in cui il brano di sottofondo è cantata da una lesbica sposata.

Su Twitter scrivono:



Sarebbe come aggredire il Papa perché la Cappella Sistina è stata affrescata da un gay e non da un eterosessuale con molteplici mogli come quel "cristiano" di Adinolfi o con svariate compagne e figlie concepite con donne che non erano loro attuale moglie come il "cristiano" Salvini. Inoltre il loro parlare di «diktat lgbt» p chiarificatrice di una ideologia volta a sostenere che il maschio italico-eterosessuale-bianco, meglio se neofascista e pronto a nominare il nome di Dio come legittimazione all'odio, avrebbe il pieno e totale "diritto" di danneggiare la vita altrui al solo fine di poter sostenere che le sue pulsioni sessuali debbano essere ritenute un "merito" da premiare con privilegi economici e sociali. La donna non viene presa in considerazione dato che, in quanto donna, dovrà sottomettersi a ciò che l'uomo le le dirà debba pensate perché ritenuta un mero strumento atto a produrre figli e a curarsi di loro mentre l'uomo va con gli amici o con l'amante.
L'uso di virgolette all'interno del messaggio serve a togliere valore alla parole in un evidente atto di offesa contro il matrimonio tra persone dello stesso sesso. L'obiettivo di quelle "persone" è cercare di far passare il messaggio che il disprezzo sia legittimo se giustificato con la religione.

Presumibilmente Provita vorrebbe solo spot pubblicitari con la canzincina di Maria Rachele Ruiu su nonno e nonna che fanno sesso bareback, ma intimidatorio è il lor attacco a qualunque realtà osi non mostrarsi discriminatoria verso i gruppi sociali che loro odiano. Ciacci non deve poter ballare, Ricky Martin non deve poter cantare e i bambini gay non devono poter essere protetti dall'inumana ferocia dei suoi proseliti. Gente che in rete pubblica commenti "cristiani" come questi:



Le figlia lesbica va eterosessualizzata in nome di Dio, quello stesso Dio che Brandi accusa implicitamente di essere un deficiente dato che ha creato l'omosessualità nonostante lui dica che la natura voluta da Dio debba essere ritenuta sbagliata. Chi esprime opinioni contrarie al loro pensiero unico va insultato dal branco, compiendo atti di bullismo perpetrati in nome di Dio. Ed ovviamente si dice che la donna sarebbe donna solo quando un uomo la ingravida.
1 commento