Regione Piemonte si farà carico dei processi contro lo Stato per ottenere la registrazione dei propri figli


L'ufficio antidiscriminazione della Regione Pienonte si farà carico delle spese legali per le coppie che dovranno ricorrere ad un giudice per vedersi riconosciuti dallo Stato Civile come genitori dei propri figli.
Lo ha annunciato l’assessora alle Pari Opportunità, Monica Cerutti, a margine della presentazione dei tre cortei che comporranno il Piemonte Pride (Torino, Alba e Novara).
A fronte di un vuoto legislativo, ad oggi i diritti dei bambini paiono veicolati alle disponibilità economiche dei loro genitori, di fatto rischiando di trovarsi negata la propria famiglia se non ci si può permettere un avvocato. Rafforzando l'iniziativa intrapresa da Chiara Appendino, la Regione tenterà di abbattere le discriminazioni (come, peraltro, la Costituzione prevede vanga fatto).
Gli atti sinora trascritti da Torino sono attualmente al vaglio del Viminale. Se verranno dichiarati nulli, la partita dovrà spostarsi nelle aule di giustizia.
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