Roma fa oscurare i manifesti integralisti che strumentalizzavano il dramma del femminicidio


Tra le isteriche proteste della Lega di Salvini, il Comune di Roma ha deciso di dar seguito alle proteste dei cittadini ed è intervenuto per coprire i vergognosi manifesti antiabortisti affissi dalla CitizenGo di Ignacio Arsuaga.
In un evidente tentativo di ottenere visibilità mediatica grazie ad offese alla verità e provocazioni gratuite, l'organizzazione integralista aveva deciso di tentare di strumentalizzare il dramma del femminicidio. Sapevano bene che sarebbero nate proteste, tant'è che il dipendente Italiano di Arsuaga lo aveva ipotizzato già nel comunicato stampa in cui si vantava della sua campagna. E lo stesso fece in maniera preventiva anche il senatore leghista Simone Pillon, il fedelissimo di Gandolinfi che è stato infiltrato nei palazzi del potere grazie alla collaborazione di Matteo Salvini e non quella degli elettori (era un escluso che è stato ripescato dal Carroccio solo grazie ai loro schemi di candidature multiple)

Il tema che si poneva era dunque spinoso: si sarebbe dovuto tollerare quello schifo solo perché già si sapeva che l'organizzazione integralista avrebbe gridato all'attentato alla loro «libertà di opinione» o si sarebbero dovuti tutelare i cittadini da chi tenta di cambiare il significato alle parole a fini propagandistici?
Dinnanzi alle innumerevoli offese gratuite lanciate contro i gay dalla medesima organizzazione, la politica ha perlopiù scelto la prima opzione. Nel caso delle donne, si è scelto la loro tutela (forse in un mero calcolo elettorale). Ma laddove la politica pare voler stare con il piede in due, è la società civile ad essersi era in piedi e ad aver rispedito al mittente la mistificazione dei loro slogan.
In virtù di come paia evidente che le azioni di Arsuaga servano principalmente ad armare il braccio violento del fondamentalismo, sarà solo il tempo a trarne le conclusioni. Il suo sostenere che la «dittatura» impedirebbe ai poveri integralisti di poter danneggiare la vita altrui attraverso mistificazioni e bufale basterà a fargli raccattare nuovi proseliti o l'indignazione pubblica aprirà gli occhi a chi è caduto nella sua propaganda?
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