Adinolfi insulta il Roma Pride e spiega che l'odio è più redditizio dei diritti umani


Mario Adinolfi è tornato ancora una volta a sostenere che i gay offenderebbero la Chiesa, al contrario di quei suoi rosari anti-gay che organizza quali carnevalate blasfeme ad uso del suo volersi porre come il re degli omofobi. In fondo non dev'esserci atto contrario alla dignità umana che non veda il suo nome tra gli organizzatori o c'è il rischio che Gandolfini possa fregarsi lo scettro.
Eppure, in quello che apparentemente voleva essere l'ennesimo insulto ai gay, pare trapelare la realtà del suo business basato sulla promozione dell'omofobia. Scrive il fondamentalista:



Secondo Adinolfi, chi si batte per la vita, per le famiglie e per la dignità umana sarebbe un suicida dato che l'odio, l'intolleranza e il disprezzo verso il prossimo pagherebbero di più, Ed effettivamente è facile sostenere che sia facile guadagnare voti giurando che si faranno morire i bambini di colore a beneficio dei privilegi del maschio biancho che va a prostituite nigeriane ridotte in uno stato di schiavitù per compiacere i loro pruriti sessuali, ma questo non significhi sia giusto.
Eppure lui è lì vhe giura che il suo dirsi "cristiano" lo debba portare a preferire ciò che porta profitto a ciò che è giusto, motivo per cui si spiegherebbe perché abbia scelto di basare il suo intero fatturato sull'odio xenofobo, misogini e omofobo.
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