Archiviate le indagini sulle ong: non c'è reato, solo rispetto dei diritti umani


Accogliendo la richiesta della Dda del capoluogo siciliano, il gip di Palermo ha archiviato l'indagine sulle Ong Proactiva e Sea Watch ed hanno escluso qualunque ipotesi di legame tra le due organizzazioni e gli scafisti libici. Di conseguenza, decade l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina che il ministro Salvini ha sostenuto contro di loro in campagna elettorale.
I giudici sottolineano che «non deve stupire» che la Ong «abbia preferito effettuare lo sbarco verso le coste italiane» perché «ciò rappresenta una conseguenza logica e una corretta gestione delle operazioni di salvataggio» dato che «secondo la convenzione Sar siglata ad Amburgo nel 1979, le operazioni Sar di soccorso non si esauriscono nel mero recupero in mare ma devono completarsi e concludersi con lo sbarco in luogo sicuro. Questa nozione comprende necessariamente il rispetto dei diritti fondamentali delle persone soccorse. Argomenti decisivi e assorbenti al fine della confutazione risultano essere da un lato l'effettività del soccorso e, dall'altro, l'assoluta mancanza di cooperazione dello Stato di Malta nella gestione dei predetti eventi Sar».
Ne consegue che il porto più vicino «non dovrà individuarsi esclusivamente avuto riguardo alla posizione geografica, ma dovrà invece essere necessariamente quello che assicurerà il rispetto dei predetti diritti. Quindi non deve stupire che Sea Watch abbia preferito effettuare lo sbarco verso le coste italiane: ciò rappresenta, anzi, la conseguenza logica di quanto sopra esposto e una corretta gestione delle operazioni di salvataggio».
Il pronunciamento giunge nello stesso giorno in cui Matteo Salvini ha dichiarato che «le ong sono avvoltoi in cerca di barconi». Forse lui preferisce quando i migranti vengono lasciati morire in mare, magari dicendo che va in giro con un rosario in tasca...
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