Due genitori abusarono del figlio 11enne perché lo pensavano gay e volevano farlo «tornare etero»


L'ennesimo caso di omofobia giunge dall'Inghilterra, dove un ragazzino di 11 soli anni è stato abusato dai suoi genitori perché temevano fosse gay e volevano farlo «tornare etero» sulla base di quelle assurdi teorie che in Italia vengono promosse da Adinolfi o da Brandi. Il minore veniva così costretto a guardarli fare sesso e, spesso, anche a partecipare.
Gli atti del tribunale raccontano che il piccolo «era costretto a praticare rapporti orali alla donna, mentre il padre si toccava. Il bambino veniva obbligato a leccare diverse parti del corpo della donna e dopo doveva toccarsi e fingere di provare piacere. Altre volte la coppia aveva rapporti davanti al figlio per fargli vedere l’unica via possibile in natura». O, almeno, quella che personaggi come Brandi e Adinolfi giurano su Dio debba essere ritenuta tale in virtù di come neghino che in natura possa esistere caratteristiche che non siano il riflesso di loro stessi.
Ora i genitori sono stati condannati rispettivamente a 6 e 9 anni dal giudice Maria Lamb del tribunale di Reading, la quale spiega che:

I fatti atroci sono iniziati nel 1998 quando la vittima aveva 11 anni. Il piccolo a 16 anni denunciò tutto alla Polizia, ma il padre cercò di coprire la cosa e gli agenti credettero all’uomo. Le accuse del figlio sembravano infondate. Adesso i detective hanno scoperto la verità. La donna non è la madre naturale del ragazzo, ma la matrigna, questo non rende i fatti meno gravi. I danni che questi due hanno causato al ragazzo sono incalcolabili e inaccettabili. Alla donna ho detto: ‘eri la madre per questo bambino e tu l’hai sfruttato, hai abusato di lui, questo è inaccettabile

Anche la vittima ha voluto spiegare perché abbia denunciato i suoi genitori a distanza di anni::

Ho provato a denunciarli quando avevo 16 anni e mi hanno fatto passare da bugiardo. Adesso era mio dovere riprovarci. Molti mi chiedono "Perché adesso? Perché dopo tutti questi anni?" Io spiego a tutti che non è facile. Mi sono dovuto convincere a rivivere tutte quelle atrocità, non è stato facile.
Se la mia storia può aiutare anche solo un’altra persona, allora potrò ritenermi soddisfatto.
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