Filippo Savarese e Jacopo Coghe dichiarano guerra alle famiglie arcobaleno. Il loro scopo è distruggerle e rendere orfani i loro figli


È alla presenza del senatore Simone Pillon e di Maurizio Gasparri che Filippo Savarese e Jacopo Coghe presenteranno esposti alle Procure della Repubblica contro tutti i Sindaci che in queste settimane hanno iscritto nelle anagrafi figli di due padri o due madri. La loro priorità è quella di privare quei bambini dalle loro tutele giuridiche in virtù di come sostengano che loro vite siano meno importanti della loro ideologia basata sul sostenere che serva un pene e una vagina per fare una famiglia.
In maniera completamente conforme agli stereotipi di genere che le loro organizzazioni promuovono (i due risultano a capo sia della CitizenGo che della Manif pour tous Italia), la donna del gruppo se ne starà a casa mentre i due maschi faranno il lavoro sporco.
Un vero e proprio atto di bullismo contro quei bambini che i due fondamentalisti pagati da Ignacio Arsuaga vorrebbero privare di uno dei loro genitori, quasi come se per loro la distruzione delle famiglie altrui fosse un gioco. D'altra parte è facile prendersela con i più deboli mentre sbandierano i loro diritti sui loro figli (spesso dimenticandosi che anche i bambini hanno dei diritti) o mentre si cerca di fatturare sulla discriminazione e sull'odio.
Mostrando come la loro azione sia fortemente partitica, Sarverese ha avuto persino il coraggio di difendere il censimento dei Rom promesso da Salvini, sostenendo che una donna che decide di partorire un figlio per altri sia «cento volte peggio di un censimento su base etnica». da qui il suo sostenere che lui e Coghe esigano di imporre alle donne come possano usare il loro utero.
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