Gli ultracattolici: «È la mano di Cristo che ha voluto il nostro amico Lorenzo fontana come ministro della famiglia»


Gli ultra-cattolici hanno fatto di Lorenzo Fontana il loro nuovo messia. Il suo schifare l'accoglienza predicata da Gesù mentre cita la Bibbia quale giustificazione all'omofobia è un atto che manda li manda letteralmente in visibilio. Esigono che nel nome di Cristo si chiudano le porte a chi nasce in città come Nazareth, luoghi da loro disprezzati dato che nelle loro chiese hanno già provveduto a sbiancato la pelle del Gesù appeso ai crocefissi dopo averlo uniformato a lineamenti europei che ne rinnegassero le origini extracomunitarie. E nonostante Gesù non abbia mai condannato l'omosessualità, è sempre nel suo nome che chiedono si neghi la dignità garantita dalla legge alle famiglie gay.

Su Facebook è pure nato un "fan club" gestito da fondamentalisti cattolici che lo lodano per la sua omofobia, arrivando a sostenere che «è la mano di Cristo che ha voluto il nostro amico Lorenzo fontana come ministro della famiglia». Non è uno scherzo, è quanto scrivono i simpatizzanti de gruppo:



L'uomo (che peraltro è un dipendente comunale e quindi pagato con i soldi della collettività) non nasconde la sua speranza sulla possibilità che l'omofobia di Fontana possa privare i gay da qualunque diritto civile in ode ad una religione che il fondamentalismo sostiene si basi sul disprezzo del prossimo:



Non meno grave è la violenza ostentata dal gruppo che inneggia a Fontana e che nel suo nome pubblica messaggi inaccettabili come questi:





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