Le unità militari coordinano l'82,2% dei soccorsi in mare, ma per i leghisti è un complotto delle ong


Lo dice bene Laura Boldrini: quella di Matteo Salvini non è politica, è bullismo sulla pelle dei più deboli. Il messaggio che il leader leghista veicola alle nuove generazioni è pericolosissimo, checché ne dica quel Simone Pillon che parla ossessivamente di «ripresa valoriale» ogni qualvolta assiste tutto compiaciuti ad un atto di sopraffazione sugli indifesi. Oggi puoi respingere i bisognosi o schedare i Rom, domani un 15enne si sentirà legittimato a spingere a terra un anziano se vuole il suo posto sull'autobus. Si sentirà legittimato a farlo perché Salvini e Pillon gli avranno insegnato che il bullismo è cosa buona e giusta se si cerca profitto nella sopraffazione.

Pee ogni forma d'odio c'è una truffa culturale servita ai propi proseloti. Contro i gay e i diritti delle donne si sono inventati il fantasma "gender". A favore del razzismo parlano di fantomatici complotti delle ong, incuranti della realtà oggettiva dei fatti. Evidentemente i loro proseliti cercano solo una legittimizzazione all'intolleranza e non guarderanno i dati ufficiali della Guardia Costiera che rivelano come l'82,2% dei soccorsi in mare negli ultimi quattro anni sia stato effettuato dalle forze dell'ordine e da unità militari. Proprio un complottone quello delle ong! Ma i suoi se la bevono perché disinteressati alla verità e assetati di pretesti per poter essere legittimati nel loro razzismo.



E che dire della bugia su sbarchi che vengono dipinti come un'emergenza? Salvini parla di «invasione» ma i dati ci dicono che sbarchi sono diminuiti del 76,8% rispetto al 2017 e del 72,37% rispetto al 2016.
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