Matteo Salvini dichiarato persona non gradita a Maiorca per «xenofobia e disprezzo per la vita»


Matteo Salvini è stato dichiarato persona non grata a Maiorca. Il consiglio dell’isola, riunitosi in seduta plenaria, ha approvato all'unanimità una mozione in cui Salvini viene indicato come «persona non gradita» sull’isola in virtù di come sia stato ritenuto colpevole di «xenofobia e disprezzo per la vita».
La mozione è stata presentata dai partiti Podemos, Més e PSIB ed è stata approvata all’unanimità dopo due emendamenti proposti da altri partiti. Il Partito popolare ha chiesto di includere nel testo una denuncia dell’idea prospettata da Salvini di organizzare censimento dei Rom. Il testo mirava anche a rendere merito alla «immensa opera umanitaria delle ONG come Proactiva Open Arms, Lifeline, Proemaid o SMH che hanno salvato decine di migliaia di persone da morte certa nelle acque del Mar Mediterraneo».
Podemos ha criticato le «terribili e scandalose» dichiarazioni di Salvini che «distillano una gravissima ed inquietante xenofobia e un evidente disprezzo nei confronti della vita e della dignità umana». Viene condannata anche «l'assenza di garanzie di conformità ai diritti umani offerte dalle politiche migratorie europee».
Su Facebook, Salvini replica con la sua consueta arroganza: «Non benvenuto a Maiorca? Chi se ne frega, le mie vacanze le faccio in Italia». Stupidi noi a pensate che le vacanze se le fosse già fatte quando era assenteista al Parlamento europeo o mentre spendeva i 49 milioni di euro che il suo partito ha truffato agli italiani. Già oggi faceva selfie sulla spiaggia di Milano Marittima, a pochi chilometri dalla blasfema processione con cui i suoi sostenitori pregavano contro l'esistenza dei gay.

Sul piano internazionale, la Russia è già accorsa in aiuto di Salvini dopo la copertina di Famiglia Cristiana e il timore che il suo agitare simboli cristiani possa non essere poù sufficiente per garantirsi il voto dei cattolici di destra. In un lungo articolo, l'agenzia propagandistica russa Sputnik sostiene che sia in atto un accanimento ai danni del "cristiano" Salvini, ossia dell'uomo che ha fatto carriera incitando i suoi proseliti all'odio contro i migranti, i gay, le femministe, la Boldroni, Saviano e ogni altro oppositore politici. A detta dei russi, le critiche garantirebbero una crescita dei consensi della alega in virtù di come lui dica di voler difendere la razza padana da contaminizioni sgradite al duce. Interessante è il passaggio in cui i russi sostengono che il populismo sarebbe garanzia della democrazia in virtù di come loro non vedano problemi nel parlare alla pancia degli elettori mediante una negazione della ragione.
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