Sapreste dire qual è l'etnia più popolosa degli Stati Uniti? Provate a rispondere prima di leggere


Sapete qual'è l'ernia più popolosa che vive negli Stati Uniti d'America? Se avete pensato agli ispanici o agli italiani di Little Italy, siete in errore: l'ernia più numerosa è quella tedesca.
A pensarci bene tutti noi avevamo indizi più che sufficienti a poterlo pensare. I piatti nazionali statunitensi sono l'Hamburger (la cui radice del termine proviene dalla città di Amburgo) e l'hot dog (ossia pane, wurstel e crauti). Eppure dato che si è trattato di un'etnia piuttosto silenziosa rispetto ad altre, la stragrande maggioranza delle persone è portata a pensare che la maggioranza sia un'altra.

Storicamente, una prima immigrazione tedesca ebbe luogo tra il 1492 e il 1820. Nonostante la Germania non ebbe mai un ruolo di primo piano nella colonizzazione, un gran numero di contadini e di pastori si trasferirono nel Nuovo Mondo attirati dalla possibilità di impossessarsi di un piccolo appezzamento di terreno nelle vaste praterie. Nel 1795 i tedeschi erano così numerosi che il Congresso provò a introdurre la lingua tedesca come seconda lingua ufficiale, ma senza successo.
Tra il 1820 e il 1870, una seconda ondata di immigrazione coinvolse i tedeschi che scappavano dalla precaria situazione economica e dalla dilagante disoccupazione (causata anche dall'avvento della rivoluzione industriale). Più di sette milioni e mezzo di immigrati si stabilirono negli Stati Uniti in quel breve lasso di tempo, un terzo di questi era era di origine tedesca. Soltanto nel decennio 1845-1855 un milione di tedeschi si trasferì oltreoceano.
Le città con presenza tedesca più consistente erano Baltimora, Cincinnati, St. Louis, Milwaukee e New York. Si stima che negli Stati Uniti vivano più tedeschi che nella stessa Germania. Persino Donad Trump ha origini tedesche: suo nonno, Friedrich Trumpff, emigrò da Kallstadt a New York nel 1885 e nella metropoli americana cambiò il suo cognome in Trump.

Il guru degli anti-migranti è dunque un migrante, ma questa storia ci racconta anche un'altra verità: nonostante le evidenze, il pregiudizio o il porre l'attenzione su chi è più chiassoso di altri è in grado di offuscare le evidenze sino a spinarci a maturare pensieri errati che saremmo pronti a sostenere pubblicamente nella convinzione di essere nel giusto.
È questo uno dei punti chiave su cui si fonda la propaganda di estrema destra e del fondamentalismo cattolico. L'ignoranza sulle tematiche da loro trattate si basa sul far maturare pregiudizi che portano i loro proseliti a dirsi certi di evidenze tutt'altro che provate. Nell'ignoranza si può costruire il mostro "gender" o si può dichiarare che se tuo nonno andava con donne è evidente che le famiglie omogenitoriali debbano essere ritenute peggiori. La minoranza diventa attaccabile se la controparte fa abbastanza chiasso per confondere le idee e per plasmare il pregiudizio, motivo per cui Fiani denuncia chi patrocina i Pride o perché Adinolfi non vuole che i gay possano andare in televisione: la visibilità potrebbe minacciare i pregiudizi che sono alla base del loro business basato sullo sfruttamento dell'ignoranza.
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