Scilipoti attacca il Sardegna Pride: «Hanno fotografato un cane per inneggiare all'anormalità e al contro natura. Gli animalisti intervengano»


Sembrerebbe uno scherzo, ma è dall'account istituzionale pagato con le tasse dei cittadini (qui uno screenshot) che Domenico Scilipoti, quale presidente di Unione Cristiana e senatore di Forza Italia, si è appellato agli animalisti sostenendo che debbano vietare ai gay di poter filmare degli animali all'interno di spot per il Gay Pride. In realtà all'interno del testo del suo comunicato troviamo un riferimento ad imprecisati manifesti, ma pare che si sia semplicemente dinnanzi ad una sua personale disinformazione verso il materiale che insulta e denigra senza probabilmente averlo manco visto.
Per quanto surreale e patetico sembri, il comunicato diramato dal suo ufficio stampa (sempre pagato con le nostre tasse) è il seguente:

Apprendiamo che il prossimo 7 Luglio si terrà, a Cagliari, il Sardegna Pride con la presenza di cantanti ed artisti. Nel cartellone pubblicitario figura la partecipazione di un cane, Fiona, incolpevole di essere inserito in questa carnevalata che inneggia all'anormalità e al contro natura. Chiediamo agli animalisti, a giorni alterni, che si indignano per l' uso improprio delle bestie: perchè se si tratta di Lgbt va tutto bene? Aggiungiamo che il Sardegna Pride corona una manifestazione dl titolo Queeresima di 40 giorni dedicata, ovviamente, all'argomento. In Italia alla pseudo cultura Lgbt è concesso tutto, anche la presa in giro nei confronti dei simboli sacri che fanno parte del sentimento popolare come la Quaresima.

Se il buonsenso ci porta a pensare che sia proprio Scilipoti ad offendere il sentimento religioso nel suo dichiararsi opinabilmente "cristiano" mentre vomita il suo odio a spese degli italiani e invoca blasfemi rosari per pregare contro interi gruppi sociali, davvero Forza Italia non ha nulla da dire dinnanzi ad un suo esponente che ricopre di ridicolo l'intero partito?
Non meno grave è l'ossessivo sfruttamento del sentimento religioso con sui Scilipoti cerca di sfruttare la religione quale strumento sempre utile per creare odio sociale. Se al posto di bestemmiare i Vangeli avesse provato a leggerli, forse saprebbe che cosa ne pensava Gesù di chi semina zizzania, ancor più quando la settima edizione della Queeresima viene ideologicamente stigmatizzata ed usata per attaccare un Pride che non avrebbe saputo in che altro modo offendere pur di mettere in mostra la sua omofobia.
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