Scilipoti: «I gay sono anormali che offendono la Madonna»


È facendo leva sull'omofobia che il senatore Domenico Scilipoti (Forza Italia) pare cercare visibilità. In una nota diramata dal suo indirizzo email istituzionale, ha dichiarato:

Apprendiamo con indignazione che il sottosegretario Vincenzo Spadafora parteciperà, a nome dell'esecutivo, al Pompei Pride, manifestazione di presunto orgoglio omosessuale e di anormalità, rivendicando questa scelta come rispetto dei valori civili. Censuriamo il luogo scelto, Pompei, ove ha sede il Santuario mariano fonte di sincera devozione popolare. Tale designazione offende i principi cristiani e dimostra, ancora una volta, che questo governo non rappresenta e difende i valori giudaico cristiani in base ai quali Dio li ha fatti uomo e donna. La scelta gay, che merita rispetto, mai può essere considerata però motivo di orgoglio o normalità. Se proprio il sottosegretario vuole andarci, lo faccia a titolo personale senza impegnare il governo. L'esecutivo ne prenda le distanze.

Se immaginiamo che Scilipoti abbia scelto di essere eterosessuale dato che giura su Dio che l'omosessualità debba essere ritenuta «una scelta», petetico è il suo parlare di rispetto dopo averli etichettati come «anormali».
Inverosimile è anche come pretenda di poter decidere cosa debbano dire i 5stelle dopo che lui ha perso le elezioni a fronte dei suoi appelli ad un Salvini che governa con solo il 17% dei voti.
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