Sette Paesi mettono al bando The Sims perché ritenuto troppo lgbt-friendly


Nel 2011 Carlo Giovanardi si scagliò contro The Sims dicendo che lui reputava inammissibile che il videogioco non vietasse la possibilità di poter corteggiare o sposare una persona del proprio sesso.
Sette anni più tardi, è sulla base delle medesime "argomentazioni" che Cina, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Oman, Kuwait, Qatar ed Egitto hanno deciso di mettere al bando il gioco. Anche loro, come gli omofobi nostrani, esigono si vieti la possibilità di amare chi si vuole in virtù di come ci sia sempre un Gandolfini di turno che tenta di imporre le sue regole.
La casa di produzione non pare intenzionata a fare marcia indietro e dichiara: «Siamo sempre stati orgogliosi del fatto che le nostre esperienze di gioco abbraccino valori tanto ampi e diversi quanto la nostra incredibile community di Sims. Questo è importante per noi».
Chi ha già scaricato The Sims: Freeplay potrà continuare ad utilizzarlo anche in quei sette Paesi, ma non potranno fare acquisti o aggiornare l'app.
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