«Viva Mussolini, a morte tutti i froci». Famiglia aggredita dopo l'Ostia Pride


Continua a crescere il clima d'odio e non aiuta certo come la polizia non abbia ancora individuato un solo responsabile delle centinaia di minacce di morte inviate ai vari attivisti lgbt.
L'ultimo caso riguarda un messaggio anonimo raffigurante un cappio che è stata recapitata a Fabrizio Marrazzo unitamente ai soliti insulti di matrice omofoba. «Finocchio di merda», afferma l'anonimo integralista che lo vorrebbe uccidere.
Ma la violenza di strada fomentata da certi ministri e da certi ambienti integralisti colpisce ormai per strada. È al margine dell'Ostia Pride che una ragazza lesbica di 15 anni è stata fermata e minacciata. La denuncia è di Marrazzo: «Purtroppo alla fine del Pride di Ostia una famiglia che avevano partecipato con la propria figlia lesbica di soli 15 anni è stata avvicinata da un gruppo che la ha aggredita verbalmente gridando continue offese per diversi minuti e poi anche "viva i fasci, viva Mussolini, a morte tutti i froci!". Ad assistere alla aggressione anche il figlio di un altra famiglia presente, di soli 10 anni che è rimasto spaventato e traumatizzato per diverse ore, che ha pianto per diverse ore».
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