Cascioli benedice il razzismo di Salvini: «Un atto delinquenziale diventa crimine solo se le vittime sono nere»


Un'atleta italiana rischia di non poter partecipare agli europei dopo essere stata vittima di un lancio di uova da sconosciuti e, nonostante le decine di sparatorie contro persone di colore, La Nuova Bussola Quotidiana di Riccardo Cascioli è tutta impegnata a sostenere che «il razzismo non c'entra nulla».
In un editoriale intitolato "Uova contro Daisy, il razzismo degli anti-razzisti", Cascioli dice che davanti a quell'aggressione a lui gli viene da ridere:

Potremmo anche cavarcela con una risata, in fondo era solo una questione di tempo. Il tempo di trovare i tre deficienti responsabili del lancio notturno di uova a Moncalieri - che hanno colpito, tra le altre, l’atleta azzurra di lancio del disco Daisy Osakue - e avere conferma di quanto era già chiaro fin dal principio: il razzismo non c’entra nulla, era «una goliardata». A rendere ancora più ridicolo il circo di giornalisti e politici impegnati a lanciare l'emergenza razzismo ignorando la realtà, sta la scoperta che uno dei tre deficienti è figlio di un consigliere comunale del Pd. Peggio di così… neanche un cugino alla lontana di uno che una volta aveva messo un like alla pagina Facebook di Salvini a cui potersi appigliare. Niente: Sky, Repubblica, Rai, Avvenire, Mentana, Boldrini, Renzi e tanti altri ancora sprofondano nel ridicolo senza neanche la possibilità di un salvagente.

Nonostante il suo sito abusi di immagini sacre, pare evidente che Cascioli abbia a cuore solo scopi politici, in un costante attacco alle sinistre e in un'ode alla sua amata ultradestra. Curioso è come giuri su Dio che il figlio di un consigliere del Pd non possa essere razzista, di fatto confermando come l'odio provenga da Salvini. Ed è sempre ridendo davanti ad una donna aggredita che aggiunge:

Potrebbe bastare così, una risata e via a occuparci di cose più serie. Il problema è che a pensarci anche questa è una cosa dannatamente seria. Perché tutti dovrebbero aver paura di un sistema mediatico e politico capace di scatenare una guerra contro uomini e istituzioni distorcendo e pompando una notizia di cronaca che si possa prestare allo scopo. Fin dal primo momento la pista del razzismo era improbabile, sono bastate poche ore per scoprire che diverse erano già state le vittime dei lanciatori di uova, tutte dalla pelle bianca. Eppure a fianco della pura cronaca abbiamo ascoltato e letto servizi che grondavano indignazione, rabbia e odio soprattutto contro il ministro dell'Interno Salvini e contro tutti quelli che chiedono di fermare la tratta degli schiavi nel Mediterraneo.

Esatto. È nel nome di Dio che Cascioli giura che Salvini vada lodato per aver chiuso i porti, rilanciando la propaganda leghista sul fatto che è per il loro bene che i migranti divrebbero stare in Paesi che li perseguitano dato che ai "cattolici" nostrani fa schifo l'invito all'accoglienza predicata da Gesù.
Cascioli sostiene così che Salvini sia il duce a cui ogni sedicente "cristiano" divrebbe ambire dato che lui benedice il suo razzismo e rilancia il suo sostenere che le persone di colore sarebbero tutte criminali:

Nel nome di Daisy abbiamo letto pagine terribili nei confronti soprattutto di Salvini, ritenuto il mandante morale degli aggressori di Daisy e di tutti i presunti atti di razzismo in Italia. È stata offerta un'immagine del nostro Paese tanto inquietante quanto falsa, un'Italia percorsa da nord a sud da bande di razzisti, alimentate dal governo, intente a pestare, punire, torturare i poveri immigrati. Che qualche episodio di razzismo ci sia e ci possa essere purtroppo è nell'ordine delle cose, così come ci sono ladri e assassini. In ogni caso si tratta di episodi di gran lunga inferiori agli episodi di razzismo che sempre più spesso avvengono tra gruppi di immigrati, con aggressioni e scontri nelle nostre città anche in pieno giorno.

Il direttore racconta così che l'anti-razzismo sarebbe una «ideologia» e che lui auspica punizioni per chi osa sostenere che Salvini fomenti razzismo (cosa che pare ovvio anche solo osservando quanto odio ci sia nei commenti dei suoi elettori). Poi aggiunge:

C'è un secondo aspetto che rende quanto accaduto molto grave. Ed è il fondato sospetto che se non fosse stata colpita Daisy, la banda dei goliardi avrebbe continuato a lungo le sue bravate a base di uova. In due mesi, è emerso ieri, sono stati ben sette i raid compiuti ma solo dopo l'attacco all'atleta di origini nigeriane c'è stata la mobilitazione delle forze dell'ordine, tale che in tre giorni sono stati presi i responsabili. Insomma, sembra ormai che in Italia un atto delinquenziale diventi crimine da perseguire solo se le vittime sono stranieri, preferibilmente neri. È questo il vero razzismo, così come quello di coloro che si accorgono delle vittorie italiane nello sport solo quando le atlete impegnate sono nere. È questo che gli italiani fanno sempre più fatica a sopportare, poi non si lamentino se la Lega fa il pieno di voti.

Non sarà forse che la polizia abbia rintracciato gli autori del gesto perché è quanto serviva al loro capo? Sostenere che i neri sarebbero privilegiati rispetto ai bianchi è promozione del razzismo. E il razzista che assolve il razzista chiedendo di votarlo perché razzista è paterico.
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