Daisy Osakue. I saviniani lanciano una petizione per chiedere che il Comitato Olimpico la ritiri dagli europei


Il messaggio veicolato dal governo parrebbe questo: se sei vittima di razzismo devi tacere o il ministro degli Interni te la farà pagare.
Mente la propaganda salviniana di Vox News accusa Daisy Osakue di essere collusa con «la mafia nigeriana», è Alex Cioni del Comitato PrimaNoi ad aver lanciato una petizione per chiedere che la vittima dell'aggressione sia ritirata dagli europei di atletica per aver osato sollevare il problema del razzismo innescato da Salvini (il quale ha portato a ben 11 sparatorie contro persone di colore negli ultimi 60 giorni). Dalla sua pagina Facebook, scrive:



Se pare surreale che i proseliti di Salvini non abbiano tempo per condannare l'aggressione dato che sono troppo occupati a insultare la vittima, rivolgendole fantomatica "accusa" di non aver subito in silenzio come probabilmente le destre avrebbero preferito. D'altra parte le sei vittime precedenti non avevano ottenuto visibilità e le aggressioni stavano tranquillamente proseguendo nel più totale disinteresse di chi avrebbe potuto prevenire nuovi casi.

Nella petizione rivolta al Comitato Olimpico Nazionale Italiano (FIDAL), Alex Cioni afferma:

Come volevasi dimostrare le "uova razziste" c'entravano come il cavalo a merenda. Fosse per me Daisy Osakue la ritirerei dalla competizione sportiva di atletica leggera che andrà in scena a Berlino la prossima settimana. Senza avere elementi oggettivi si è gettata a capofitto (consapevolmente) in una strumentalizzazione sul razzismo inesistente, ben supportata per l'occasione dai media mainstream. In questo modo ha contribuito consapevolemente ad alimentare un falso problema per fini tutt'altro che nobili. Ha fatto prevalere l'interesse del partito a cui è iscritta, quanto un'atleta che ha l'onore di indossare la maglia della nazionale (sic!), dovrebbe tenersi fuori da simili decadenti teatrini, mantenendo perciò un profilo risoluto e super partes. Quella maglia sia vestita da un'altra ragazza italiana che ha veramente a cuore lo sport e la maglia della nazionale prima che le becere beghe politiche.

Il razzismo non esiste e non è un problema, dice. Ogni giorno si registrano nuove aggressioni, ma questi ancora giurano che sarebbe una pura casualità se tutte le vittime sono di colore. Ed è forse un'altra casualità se Alex Cioni è stato presentato come un comune cittadino chiamato dal programma di Maurizio Belpietro a raccontare che lui non vuole avere profughi nelle vicinanze perché li reputa una minaccia sanitaria (peraltro presentato come membro di un comitato di Recoaro nonostante lui abiti a Schio).
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