Dal "reclutamento omosessuale" alla "teoria gender", breve storia delle psicosi di massa


Nella foto Anita Bryant (che condusse con successo una campagna per abrogare un'ordinanza nella contea di Miami-Dade, la quale proibiva la discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale) e Mario Adinolfi (non credo debba dire altro su di lui)

Pare un ciclo infinito ciò che accade nei confronti delle minoranze (omosessuali compresi). Quello che si verifica è che quando le persone stanno male e hanno paura (o stanno bene ma temono di perderlo) decidono di dare tutte le colpe a chi non ne ha, ma non può difendersi (perché mai si dovrebbe colpire i veri responsabili che sono dotati di potere e autorità?). Quindi vai di caccia alle streghe, invasione (con tanto di teoria complottista sul piano Kalergi) e panico morale contro gli omosessuali. La cosa splendida è che le persone coinvolte nell'alimentare o nel colpire con la violenza bruta, sulla base dell'indottrinamento, non pagano mai le conseguenze delle loro azioni. Un caso noto in Italia è quello della rivista "La difesa della razza" in cui i più alti esponenti hanno vissuto (dopo il crollo del fascismo) una lunga vita agiata ai vertici della società. E per la storia tanto che importa, si va di revisionismo storico come il quotidiano Secolo d'Italia che titola Almirante mai razzista. Ecco chi firmò quel manifesto (e ha strade intitolate) in cui il si fa revisionismo storico su di lui, al fine di mondarlo, dipingendolo come estraneo al becero razzismo di quegli anni, nonostante abbia detto sulla "La difesa della razza" (in cui era redattore capo):

"Il razzismo è il più vasto e coraggioso riconoscimento di sé che l'Italia abbia mai tentato. Chi teme ancor oggi che si tratti di un'imitazione straniera non si accorge di ragionare per assurdo: perché è veramente assurdo sospettare che il movimento inteso a dare agli italiani una coscienza di razza […] possa servire ad un asservimento ad una potenza straniera."
e
"Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti, se veramente vogliamo che in Italia ci sia, e sia viva in tutti, la coscienza della razza. Il razzismo nostro deve essere quello del sangue, che scorre nelle mie vene, che io sento rifluire in me, e posso vedere, analizzare e confrontare col sangue degli altri. Il razzismo nostro deve essere quello della carne e dei muscoli; e dello spirito, sì, ma in quanto alberga in questi determinati corpi, i quali vivono in questo determinato Paese; non di uno spirito vagolante tra le ombre incerte d’una tradizione molteplice o di un universalismo fittizio e ingannatore. Altrimenti finiremo per fare il gioco dei meticci e degli ebrei; degli ebrei che, come hanno potuto in troppi casi cambiar nome e confondersi con noi, così potranno, ancor più facilmente e senza neppure il bisogno di pratiche dispendiose e laboriose, fingere un mutamento di spirito e dirsi più italiani di noi, e simulare di esserlo, e riuscire a passare per tali. Non c’è che un attestato col quale si possa imporre l’altolà al meticciato e all’ebraismo: l’attestato del sangue."
E credo che, un giorno, avvera lo stesso per le bufale sparse, odiernamente, dagli estremisti in molti temi (in primis l'immigrazione).

Ma, tornando all'omosessualità, abbiamo assistito (e stiamo assistendo) a psicosi dopo psicosi (AIDS, reclutamento omosessuale, teoria/ideologia gender, propaganda gay ecc...). Alcuni di questi punti sono caduti in disuso e screditati ma altri sono attuali e subiranno la stessa fine dei vecchi. Una domanda sorge spontanea; "ma vale la pena fare tutto sto casino per raccatare consensi se già sai che il tutto verrà screditato come sempre?" Ebbene SI, per gente come Salvini, Meloni, Putin, Adinolfi, Brandi, Miriano, Pillon, Cascioli, Povia, Amato, Savarese ecc.... SI; ne vale la pena per avere facili consensi e soldi. Ma, almeno per me che sono giovane, ci sarà una soddisfazione, ovvero quella di vedere tutti i seguaci di sta gente (come nel già citato caso di Almirante) tentare di fare revisionismo storico, mentendo il più posibile, per ritardare l'inevitabile; ovvero quello di far sprofondare chi ha sostenuto queste putt**** per interesse personale nell'inferno della storia.
Quindi (mi riferisco a politici o potenti o militanti) quando accade una cosa del genere chiedetevi se ne vale davvero la pena.

Marco S.
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