L'Ungheria ordina la censura degli studi di genere nelle università


È sostenendo di voler «tutelare i valori tradizionali e i popoli cristiani europei» che il Ministero delle Risorse Umane ungherese ha vietato qualunque studio di genere nelle università del Paese.
È dunque mediante censura e illiberismo che il governo di Viktor Orbán tenta di compiacere le pretese del fondamentalismo cattolico contro una natura che appare assai più complessa di quanto loro rirscano a vedere nella schiavitù dei loro dogmi (il più delle volte basati sul sostenere che chiunque sia diverso da loro non possa che essere ritenuto "sbagliato").
In Ungheria i corsi dedicati al tema erano già limitati alla Central European University di György Soros e alla statale ELTE. Entrambe le strutture sarebbero già state contattate per impedire che possano trattare temi sgraditi al fondamentalismo cristiano.

Secondo Lőrinc Nacsa, a capo della sezione giovani del partito democristiano, l'Ungheria «non può permettere che lo studio del femminismo e delle minoranze sessuali corrompa l'ordine dei valori tradizionali». Il segretario del Ministero delle Risorse Umane, Bence Rétvári, si è accodato nel definire gli studi di genere «indegni di diventare materia di studio universitario» perché sostiene che «come il marxismo o il leninismo, sono solo ideologie».
Come in Italia, la loro furia è giustificata nel nome di personaggi alla Pillon che sbraitano per le piazze la loro convinzione sul fatto che non esisterebbe differenza alcuna tra la loro sessualità e quella di una ragazza transessuale, semplicemente sarebbero gli altri a non aver capire che sbagliano a non essere come loro dato che loro pretendono di considerati l'emblema dell'unico modo "giusto" in cui si possa essere. E se le università rischiano di comprovare la falsità delle loro convinzioni, allora bisogna chiuderle e censurarle a difesa dei pregiudizi contro le minoranze.e dato che questa gente non perde mai occasione per nominare il nome di Dio invano, ecco che giurano che la discriminazione e la menzogna servano a "difendere" la loro opinabile visione del "cristianesimo".
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