Perego e Campiglio su Radio Rai 2: «Gli asessuali sono malati, speriamo si estinguano»


Gli asessuali definiti come «malati», portatori di «un morbo» e che «sicuramente non si riproducono, quindi sono una categoria in via d’estinzione». A sostenerlo sono state Paola Perego e Laura Campiglio durante la trasmissione “Al posto del cuore” su Rai Radio 2.
Forse dandoci un assaggio di quello in cui Matteo Salvini vorrebbe trasformare la Rai con Foa, le due conduttrici hanno asserito che l’asessualità è un «qualcosa a cui dobbiamo dire no». Ed ovviamente non si sono astenute neppure dal tirare in ballo i soliti bambini a cui bisognerebbe tacere la verità. «Tappate le orecchie ai bambini», incalza la Campiglio .
I loghi comuni sono proseguiti con il sostenere che probabilmente non esistono uomini asessuali perché, secondo loro, un uomo non sarebbe uomo se non pensa sempre al sesso.
E poi giù con gli insulti: «Non voglio neanche sporcarmi la mente con una cosa del genere». Ed ancora: «Sicuramente non si riproducono, quindi sono una categoria in via d’estinzione». «Che sollievo, ragazzi, meno male».
Inutile spiegargli che se gli asessuali esistono è perché i loro genitori hanno fatto sesso e che il loro sostenere sia una "malattia ereditaria" è solo ostentazione di una profonda ignoranza.


«Complimenti vivissimi per la puntata di “Al posto del cuore” del 04/08 -scrive Francesco Donini, presidente di Arcigay Modena- Le due conduttrici non si sono fatte mancare nulla nel commentare una comunità come quella delle persone Asex. Con tanto di chiusura in cui si augura loro l'estinzione. Si tratta di persone. Amo la vostra radio. O meglio la amavo. Vergognatevi, voi e loro».
«Come si fa a parlare così? –scrive Alberto Nicolini, presidente si Arcigay Ravenna Quando mai è lecito parlare in questi termini di persone, discriminandole per la propria vita affettiva e sessuale? Non scattano campanelli d'allarme?».
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