Pisa, la Lega vuole vietare i baci gay: «Non è amore, è perversione». Da Piacenza gli suggeriscono di uscire dalla rete Ready per ritorsione «come hanno fatto loro»


È il leghista Manuel Laurora, in qualità di consigliere comunale di maggioranza di Pisa, a chiedere che sia vietata a qualunque pubblica effusione non coinvolga un maschio padano e uno di quegli oggetti adibiti al piacere del maschio che Salvini è solito rappresentare come bambole gonfiabili ai suoi convegni. Sui social, scrive:



Oltre al solito insulto all'affettività di un cittadino che viene vomitato il nome dell'omofobia incarnata dal suo partito, p come in un copione già scritto che non poteva esimersi dal sostenere che un bacio tra due uomini sarebbe un problema per i bambini. Nel suo caso aggiunge pure i turisti, forse ignaro che l'omofobia ammazza il turismo.

Tra i commenti, il leghista peggiora ulteriormente la situazione:



L'ultimo commento è a firma Massimo Polledri, ossia dell'assessore alla cultura, turismo, sport e famiglia Comune di Piacenza. Dalle sue parole si evincerebbe che l'uscita dalla rete antidiscriminazioni sia stata decisa dalla Lega cittadina come atto di ritorsione contro i gay. Una tesi che, se dimostrata, sarebbe molto grave.
Ed indovinate un po' chi ne risentirà? Ovviamente i bambini a cui Polledri chiede vanga tolta qualunque protezione in nome di quanto a lui facciano schifo quelli che non se ne tornano a casa con una fidanzatina.

Se pare assai poco probabile che Laurora avrebbe scritto le stesse cose se a baciarsi fossero stati due eterosessuali, è ipotizzabile che quella frase sia stata la sua "giustificazione" dinnanzi a chi si lamentava della sua omofobia. Una tesi che verrebbe alimentata anche dall'osservare come la sua narrazione dei fatti sia variata nel tempo: prima diceva che i due si stessero baciano, poi ha sostenuti che stessero limonando e infine asserisce che stessero «scopando». Il tutto entrando in pruriginosi dettagli nonostante sostenga di non aver guardato i due (ma la sua è una testimonianza senza prove e senza contraddittorio, motivo per cui può dire qualunque cosa senza essere smentito)
Ma dato che sicuramente il signor Laurora avrebbe avuto la medesima reazione anche davanti ad un bacio tra un uomo e una donna così come lui dichiara, un po' strano appare come definisca «pervertiti» e «ricchioni» i parlamentari del M5S che si baciarono in Aula contro l'omofobia, riservando ai gay l'appellativo di «contro-natura». Ma come... non sarebbe stata la stessa cosa se fossero stati due etero? Non erano i due palestrati che lo sfidavano con lo sguardo?



Buffo è anche come a sostenere che un bacio tra due gay creerebbe problemi ai bambini sia un leghista che nel 2017 ancora parlava di secessione della Padania e che su Facebook ai bambini mostra fotografie come questa:



Prima ancora, il leghista invitò i suoi sostenitori al voto con questa immagine, tranquillamente visibile ai bambini attraverso il suo profilo Facebook:



Ed ancora:



Ad accorrere in suo soccorso e a suggerirgli ritorsioni contro i gay è un altro leghista, noto per le sue posizione di assoluto integralismo. Nel 2012, Massimo Polledri intervenne a Radio 24 sostenendo che «l'omosessualità può essere una condizione di infelicità che può anche essere reversibile». Il mese scorso affiancò il senatore integralista Pillon in un convegno di disinformazione sulle dipendenze e nel 2015 usò senza autorizzazione dei simboli istituzionali per una conferenza sul fantomatico «gender».
Tornando un po' più indietro nel tempo, è nel 2001 chiese un divieto alla presenza di baci gay mostrati in televisione all'ora di cena, mentre nel 2016 si fece affiancare nella sua campagna elettorale dal'integralista Riccardo Cascioli, direttore dell'omofoba Nuova Bussola Quotidiana (quella che in questi giorni è impegnata a sostenere che Dio sarebbe favorevole alla pena di morte).
6 commenti