Pomezia, coppia gay offesa in Municipio nel giorno delle nozze: «La vostra non è un'unione civile, è un'unioni tra fr*ci»


Sarebbe dovuto essere un giorno speciale, ma a rovinare l'unione civile tra Walter ed Angelo ci ha pensato l'omofobia di un dipendente comunale. Arrivati nel Municipio per unirsi civilmente, i due si sono sentiti dire: «Questo non è l’ufficio delle unioni civili. Ma l’ufficio delle unioni tra froci».
Al posto di godersi la loro luna di miele, i due hanno dovuto buttare via del tempo a segnalare l'accaduto all'ufficio del personale tramite email, chiedendo gli fosse riconosciuto il rispetto sancito dalla Costituzione.
«Richiediamo –dichiara Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center– l’intervento del sindaco al fine di sanzionare il dipendente, e ci rendiamo disponibili per fare un corso gratuito ai dipendenti contro le discriminazioni, come già fatto in altri comuni». «Facciamo, inoltre, appello al governo per approvare al più presto una legge contro l’omotransfobia ed attuare azioni formative contro le discriminazione, anche per il personale pubblico, di tutte le amministrazioni. Ricordiamo che in Italia registriamo ogni giorno circa 50 episodi di omofobia tramite il servizio di Gay Help Line 800 713 713».
Il cittadino di Pomezia, Adriano Zuccalà (M5S), è intervenuto sulla vicenda asserendo: «Ho avuto il piacere di sentire al telefono Walter con il quale mi sono scusato a nome dell’amministrazione comunale. Non concepisco -ha aggiunto- come si possa ancora oggi fare discriminazioni di qualsiasi tipo e mi impegnerò personalmente a fare luce sulla vicenda». Per prevenire simili episodi in futuro, il sindaco annuncia l'avvio di «un percorso di formazione dei dipendenti pubblici finalizzato all’assimilazione dei fondamentali diritti umani e delle diverse forme di discriminazione».
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