Porta Venezia resta Rainbow, l'ira dei lettori de Il Giornale


Non senza responsabilità da parte della testata e degli interessi politici del loro direttore, Il Giornale può essere considerato un luogo in cui tastare il polso dell'elettorato più omofobo ed intollerante delle destre.
Dinnanzi alla notizia di come la stazione metropolitana milanese di Porta Venezia resterà rainbow, tra i commenti dei lettori troviamo il solito tripudio d'odio:
  • Oh, quanta tenerezza! Ma andate per cicche, beline!
  • E per il sindaco le mutande arcobaleno? No?
  • Poveri milanesi che scarto di essere umano vi siete scelti per sindaco
  • Vi faranno arcobaleno gli elettori quando si voterà sibieski
  • Sto Sala ne ha combinate più di Bertoldo
  • Sodoma e Gomorra atto secondo. Mal ti coglie Sala se questi sono i problemi della metropoli, siamo a posto povera Milano, ma ai milanesi va bene così l'hanno votato. Un amore di sindaco... diverso.
  • Alla schifezza non c'è mai fine.
  • A quando una fermata azzurra per i maschietti ed una in rosa per le femminucce? Altrimenti questa è discriminazione sessuale eterofobica. Dai Sala, facce vedè !!!
  • Eviterò per sempre MM porta venezia, comunque Sala sbaglia per poche centinaia di gay Il sindaco non si cura di chi la pensa diversamente. La dittatura Arcobaleno LGB è fascismo puro.
Tornano con prepotenza gli slogan coniati dal fondamentalismo cattolico. Odiare il prossimo viene spacciato per «pensarla in modo diverso» quasi si sostenesse che sia lecito essere contrari all'esistenza altrui, così come torna ricorrente la tesi di Provita Onlus sul fatto che che i gay sarebbero «fascisti» perché osano esistere anche se gli omofobi li vorrebbero mandare al confino come facevano i fascisti.
Probabilmente ispirata alle teori di Gandolfini sull'imposizione di stereotipi di genere ai bambini è il tizio che chiede fermate azzurre per i maschietti e rosa per le femminuncce, in quell'ostentazione di ignoranza nel suo lasciar intendere il suo pensare che i gay non sarebbero né uomini né donne.
L'una certezza è che è una fortuna il fatto che sia molto probabile che il fondamentalismo cattolico non creda in Dio e lo usi solo come legittimazione ad ogni più perversa forma d'odio, perché altrimenti ne avrebbero da perdere il sonno dinnanzi all'evidenzia di quali danni abbiano inflitto alla società e quanto odio sia stato generato dalla loro promozione di slogan da poter recitare a pappagallo ogni qualvolta si ostenta pregiudizio e odio contro il prossimo,
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