Smascherata la bufala omofoba del "Povero" spacciatore che sarebbe stato violentato da 12 gay


Spopola tra le pagine anti-gay una falsa notizia secondo cui uni spacciatore sarebbe stato violentato da 12 gay durante un coca party a Lecce. Siamo ormai alla canna del gas, con analfabeti funzionali che paiono pronti a credere a qualunque cosa trovino sui social mentre criminali confezionano messaggi propagandistici studiati per fomentare odio contro interi gruppi sociali nella più totale impunità (magari motivata anche da come la Lega abbia tutta la convenienza a far circolare false notizie di stampo razzista ed omofobo).

Secondo la notizia, certificata con un logo di Tele Norba presumibilmente usato senza permesso, un “noto” spacciatore di Lecce chiamato Antonio Centonze sarebbe stato invitato a portare froga ad un festino gay al quale avrebbero preso parte 12 persone. Quim il "povero" spacciatore sarebbe stato rapinano e stuprato a dai 12 uomini. Il delirio si intensifica quando si sostiene che sarebbe persino dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso e per imprecisati motivi sarebbero intervenuti i carabinieri a cui lui avrebbe raccontato tutto.
Viene persino pubblicata l'immagine con 12 fotografie (probabilmente trovate in rete) dei fantomatici arrestati, mentre si sostiene sarebbero stati sottoposti a molteplici capi di accusa «dallo spaccio, agli atti osceni, fino al sequestro di persona, violenza sessuale e lesioni personali».
Come dimostrato da Salento Metropoli, quel racconto è completamente falso. Eppure pare che sui social in tanti ci siano cascati, evidentemente allettati da poter vomitare un po' di odio contro i gay (tanto Costanza Miriano giura su Dio che l'omofobia non esista).

Sullo sullo stesso sito si trovano anche bufale su fantomatici immigrati che delinquerebbero senza ritegno: dicono che un rumeno avrebbe ridotto in fin di vita un automobilista colpevole di non aver ricambiato il saluto con il clacson, un immigrato in stato confusionale avrebbe aggredito una coppia di turisti al grido di “Allah Akbar” e lecce ci sarebbero stati migranti sbarcati con materiale propagandistico di Al Qaeda. Tutte balle, ancor oggi resi disponibili in rete dato che Wordpress non avrebbe ritenuto di dover bloccare l'account gratuito che dirama quelle bufale a nome di un'emittente locale della Puglia.
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