Giorgia Meloni chiede pene certe contro tre rumeni, ma si dimentica di dire il capo della banda è italiano


L'impressione è che Giorgia meloni voglia scimmiottare la propaganda social di Salvini, sperando che il compiacimento di odio, razzismo, maschilismo ed omofobia possa bastarle a portarle voti.
Come il leader leghista, anche lei si è messa a rilanciare qualunque notizia di cronaca veda coinvolta degli stranieri, sottolineandone la nazionalità chiedendo rigore contro di loro (evidentemente solo un italiano come Salvini ha il diritto di rubare 49 milioni agli italiani per poi ottenere di poterli restituire senza interessi in comode rate distribuite nell'arco di un secolo).

Ed è così che su Twitter scrive:



Non sembra un caso che la signora Meloni si sia dimenticata di dire che il capo della banda è pugliese. Di lui dirà forse che è «un italiano rapinatore e macellaio» o non perderà neppure tempo a scrivere una qualche parola di condanna su un arresto che non vede coinvolta stranieri?

Sul caso la leader di Fretelli d'Italia aveva già cercato di strumentalizzare il dramma per fini elettorali. Per lei quelle due persone risultarono  meri oggetti da usare per buttarla nella solita caciara contro la sinistra sinistra, a detta sua, poco interessata a chiudere i porti, erigere muri e chiudere qualunque confine non possa donarci un regime auto-referenziato in cui spopolino i Pillon e gli Adinolfi quali massimi esemplari della razza padana e del maschio eterosessuale che vuole solo donne sottomesse e figli rigorosamente selezionati sulla base dell'orientamento sessuale a loro più congeniale.
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